Il Dio unitrino e l’esperienza dell’amore

L’articolo poggia su due premesse: l’esperienza umana dell’amore e l’intuizione che Dio, per essere Dio, deve essere ciò di cui non si può pensare nulla di più grande. Prendendo le mosse da una fenomenologia dell’amore si tenta così di comprendere che cosa significa dire che Dio è Amore. Attraverso un’analisi dell’esperienza che è all’origine degli scritti del Nuovo Testamento, si trova poi in essa conferma del percorso compiuto. Si conclude facendo notare che questo lavoro pone interrogativi importanti per il dialogo con il mondo non cristiano e, all’interno del pensiero cristiano, per il processo di comprensione della realtà di Dio.

 

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