Il dialogo per una cultura di pace
La fraternità come dialogo intergenerazionale ha distinto la VII edizione del Premio Fraternità 2014. La città di Benevento si è aperta a tre giornate – dal 1° al 3 maggio – di workshop, tavole rotonde e testimonianze intorno a un tema attuale e sentito: "Il dialogo per una cultura di pace", titolo della manifestazione.
Protagonisti giovani e studenti, ma anche adulti, che sin dal primo giorno si sono lanciati in coinvolgenti laboratori: cake design, fotografia, musica e canto, scenografia, recitazione, danza e pittura. In un’esperienza di relazione e confronto, hanno sperimentato la condivisione che genera il “noi”, l’essenza della fraternità.
Alle attività “ludiche” si sono affiancati momenti di riflessione e dialogo su diverse tematiche. Singolare e provocatorio l’incontro con Ezio Aceti, esperto in psicologia dell’età evolutiva: «Siamo rimasti impressionati dal suo intervento – hanno raccontato alcuni ragazzi –. Ha messo in discussione tutte le certezze legate ai punti di riferimento da cui spesso dipendiamo, mass media, genitori, sacerdoti, educatori. Ma ci ha anche aiutati a capire l’importanza del dialogo intergenerazionale, soprattutto oggi, nella nostra società». Con parole forti e in uno slalom concettuale e culturale, Aceti ha voluto lasciare all’attenta platea cinque pilastri, su cui si fonda la comunicazione e il costruire ponti con gli altri: "siamo relazione", "la verità genera gioia", "siamo programmati per l’amore", "siamo programmati per la maturità", "possediamo il seme dell’infinito".
Sull’onda della fraternità, il premio è nato con lo scopo di assegnare un riconoscimento a persone, associazioni o enti che si distinguono nella difficile arte del dialogo, per valorizzare le esperienze positive presenti in ogni angolo del mondo. Divisioni e contrasti nella coppia, in famiglia, tra popoli e religioni, e nei territori dove lo “scontro” aperto tra legalità e criminalità organizzata resta d’interesse nazionale. Il banco di prova per quanti hanno scelto di fare della fraternità e dell’amore una sfida e una forza. La premiazione, infatti, si è tenuta il sabato a conclusione dell’evento: i premiati di quest’anno sono Antonella Bevere Astrei, presidente del Fiuggi Family Festival, un'originale manifestazione per promuovere film che aiutino la famiglia e la società a costruire un mondo di pace; don Tonino Palmese, coordinatore per la Campania dell’Associazione Libera per la lotta alle mafie e per una cultura dove giustizia e pace possano camminare insieme; Giovanni Traettino, pastore evangelico che da anni dialoga con i cattolici e le altre chiese cristiane e con quanti non hanno una fede religiosa, nel tentativo di abbattere steccati di incomprensioni e di lotte.
Ma il Premio Fraternità è soprattutto un’occasione per far convergere le scuole superiori e i giovani di tutta Italia: attraverso un concorso artistico e letterario, invita i ragazzi a mettersi in gioco e a dire la loro con i propri elaborati. Questi, precedentemente scelti e selezionati, sono stati premiati l’ultimo giorno della manifestazione. Un messaggio trasversale è rimasto nel cuore dei partecipanti: ciascuno può contribuire con il proprio pezzo di fraternità, in una gara d’amore e di dialogo con tutti.
L’evento è stato organizzato dal Comune e dalla Provincia di Benevento, dal Movimento dei Focolari, dal Centro La Pace e dall'Associazione Focus Focolari, con il patrocinio della Commissione nazionale italiana dell’Unesco e della Regione Campania, di Creada Centro di relazione educativa adulto-adolescente e Cfc Italia Confederazione italiana dei consultori familiari di ispirazione cristiana. Con la collaborazione dell’Università del Sannio e il sostegno del presidente della Repubblica, che ha assegnato al Premio una medaglia.