Il destino di padre Brown
Paolo Gulisano - Sugarco
Che sarebbe successo se nel 1939 invece di Pacelli fosse stato eletto papa padre Brown, il famoso personaggio creato da Chesterton? Gulisano accompagna l’ex pretino dell’Essex dal primo conflitto mondiale alla vigilia del secondo, non più come detective dilettante interessato ai risvolti umani dei casi polizieschi, ma come protagonista della diplomazia (segreta) vaticana, sullo sfondo di tragici eventi mondiali: le guerre civili messicana e spagnola, la persecuzione dei cattolici in Irlanda, la crisi polacca, l’avvento di fascismo e nazismo, l’ombra di Stalin. Più di 20 anni ricostruiti in quella che Gulisano chiama “fantastoria”, dove lo scrittore estrae dal confronto fra la storia e padre Brown la visione e la testimonianza cristiana tra le tempeste novecentesche. In tal senso il libro è ricco e interessante, come pure lo è nel documentare la profonda conoscenza da parte dell’autore della letteratura inglese del Novecento, specie degli autori cattolici. Ma la materia è troppo densa per appassionare e convincere. Il tono generale indulge poi all’apologismo, e il padre Brown che ne viene fuori è più grillo parlante di quello di Chesterton.