Il desiderio di cose grandi

In corso di svolgimento  il 31esimo appuntamento di Comunione e Liberazione incentrato sul cuore. Oggi è intervenuto il ministro Sacconi sulle problematiche inerenti la mobilità
Meeting di Rimini 2010

Più partecipazione dei lavoratori alla vita dell’azienda, nuove misure per accelerare la crescita, facilitare l’accesso al credito per le imprese. Non siamo a Cernobbio ma a Rimini per il Meeting per l’Amicizia tra i popoli. È in corso, infatti, la 31esima edizione della kermesse ciellina che come di consueto affronta tutti i temi dello scibile umano: politica, economia, scienza e fede. Lo slogan scelto quest’anno investe su due parole chiave: desiderio, cuore. E il titolo completo declama: “Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore”, ma visti i mala tempora currunt, le questioni che fanno notizia nei lanci di agenzia ruotano tutte intorno alla crisi economica e alle dichiarazioni politiche rilasciate da esponenti dei partiti. Eppure la vita, per fortuna, non est questione solo di pecunia, ma, appunto di cuore.

 

«In una cultura – dicono al Meeting – che tende a cancellare “l’umanità dell’uomo”, il “mancamento e voto” espresso da Leopardi nello Zibaldone, il rischio è quello che si affermi una concezione puramente materialistica della vita». E, invece, «la natura dell’uomo è innanzitutto il suo cuore che si esprime come desiderio di cose grandi. È questa tensione il tratto inconfondibile dell’umano, la scintilla di ogni azione, dal lavoro alla famiglia, dalla ricerca scientifica alla politica, dall’arte all’affronto dei bisogni quotidiani».

 

E nel messaggio inaugurale del papa, a firma del segretario di Stato, card. Tarcisio Bertone, si sottolinea come «ogni uomo intuisce che proprio nella realizzazione dei desideri più profondi del suo cuore può trovare la possibilità di realizzarsi, di compiersi, di diventare veramente se stesso.

Non solo. Sperimenta nella sua vita che «ha bisogno di aprirsi ad altro, a qualcosa o a qualcuno, che possa donargli ciò che gli manca» per soddisfare la capacità del proprio cuore.

 

Il programma prevede, insieme alle problematiche di attualità, una tale varietà e ricchezza di temi e iniziative. Si va dal problema della mobilità sostenibile alla cultura classica, da storie positive di sport alla qualità dell’educazione, dalla bellezza del cibo al bene della scienza. In totale 135 incontri, 8 mostre, 19 spettacoli e 346 personaggi che affrontano vari temi con una domanda antropologica fondamentale: quale sia la vera natura dell’uomo.

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