Il cuore di Yu-Na

La campionessa mondiale e olimpica di pattinaggio artistico tornerà in gara a dicembre dopo uno stop per infortunio. Nel frattempo si distingue, ancora una volta, per la sua generosità
Yu-Na Kim

Ha iniziato a pattinare a sette anni. A dieci ha eseguito il suo primo salto triplo e a quattordici, durante i Campionati mondiali juniores del 2005, ha portato a termine la sua prima combinazione di due salti tripli. Poi, dal 2007, Yu-Na Kim è diventata l’indiscussa regina mondiale del pattinaggio artistico femminile: un titolo olimpico, conquistato a Vancouver nel 2010, sei medaglie consecutive ai Campionati del mondo (tra cui due ori ottenuti rispettivamente a Los Angeles nel 2009 e a London, in Canada, nel marzo di quest’anno), e un record che ha dell’incredibile. Nella sua intera carriera agonistica, infatti, l’atleta sudcoreana sino ad ora non ha mai terminato una gara senza salire sul podio!

La Kim è davvero una grandissima campionessa. La sua “trottola angelo rovesciata all’indietro con la gamba piegata”, ad esempio, è diventata un vero marchio di fabbrica. Dotata di qualità tecniche fuori dal comune, questa pattinatrice riesce a eseguire salti eccezionali grazie all’alta velocità con la quale si stacca dal ghiaccio, ma è anche capace d’interpretazioni artistiche davvero affascinanti. Lo scorso fine settimana Yu-Na sarebbe dovuta essere una delle protagoniste del Trophee Eric Bompard, la tappa francese del Grand Prix, ovvero il circuito di gare a livello internazionale più importante di questa disciplina. Un infortunio al piede destro capitatole a settembre, però, l’ha costretta a dare forfait. Adesso, se il recupero procederà come previsto, la rivedremo in pista in occasione del Golden Spin di Zagabria, in programma dal 5 all’8 dicembre prossimo.

Nonostante l’assenza dalle competizioni, la Kim è balzata ugualmente agli onori delle cronache degli ultimi giorni per qualcosa che ha fatto fuori dalla pista di pattinaggio. La campionessa olimpica, infatti, ha deciso di donare il controvalore di 100 mila dollari americani in favore dei bambini delle Filippine, il Paese duramente colpito dal tifone Haiyan che ha provocato migliaia di vittime e danni difficilmente calcolabili. La somma servirà in particolare per assicurare la fornitura di acqua potabile e cibo, ma anche per aiutare questi sfortunati bambini nello studio.

Probabilmente qualcuno, sminuendo in parte la portata del suo gesto, potrà osservare che è facile compiere azioni così generose per degli individui ricchi e famosi. E certamente, non si può negare, Yu-Na appartiene a questa categoria di persone. Grazie alle sue imprese sportive e alla popolarità che ne è conseguita, infatti, l’atleta sudcoreana negli ultimi anni ha guadagnato molti soldi. In patria, ad esempio, la Kim è considerata una vera è propria “star”, e gli sponsor sono letteralmente disposti a ricoprirla di denaro pur di averla come donna copertina dei loro prodotti. Non deve quindi stupire più di tanto se nel 2010 il Time, uno dei più autorevoli e importanti settimanali al mondo, l’ha inserita nell’elenco delle 100 persone più influenti del pianeta.

Certo, è vero, qualcuno potrà osservare che è facile compiere gesti così generosi per una persona ricca e famosa. Qualcun altro potrà osservare che per lei, in fondo, 100 mila dollari non sono poi una cifra così importante. Tutto vero, ma è anche vero che nessuno, anche potendo permettersi di fare queste “elargizioni”, è obbligato a farlo. La verità, nel caso della Kim, è che il suo “donare” è frutto quindi di una scelta precisa. Perché quest’atleta non è solo brava, ricca e famosa, ma è anche una persona che, specialmente da quando nel 2008 si è fatta battezzare insieme alla mamma come cattolica, ha maturato la consapevolezza di essere soprattutto una persona fortunata. Ecco perché, da un certo punto in poi della sua vita, Yu-Na è particolarmente attiva nei confronti dei problemi umanitari.

Nominata ambasciatrice internazionale dell’UNICEF nel 2010, Yu-Na si è infatti già prodigata in passato in diverse iniziative del genere. Tre anni fa, ad esempio, aveva fatto una donazione sempre di 100 mila dollari in favore dei sopravvissuti al catastrofico terremoto che colpì Haiti. Poi, aveva devoluto quanto vinto in occasione dei Campionati del mondo del 2011 alle famiglie scampate allo tsunami giapponese dello stesso anno. Per lei, aiutare gli altri, è diventato così nel tempo un vero e proprio stile di vita, se è vero che, come conferma il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, ogni anno questa campionessa compie anche “consistenti” donazioni per assistere i bambini coreani più bisognosi d’aiuto.

Come dicevamo, la Kim nelle prossime settimane tornerà finalmente in gara per mettere a punto quella che, almeno secondo i suoi attuali propositi, dovrebbe essere l’ultima gara della sua fantastica carriera. Parliamo ovviamente delle Olimpiadi che si disputeranno a Sochi, in Russia, nel prossimo mese di febbraio. Per quella competizione, Yu-Na sembra stia preparando due esibizioni molto spettacolari e ricche di difficoltà tecniche. Un programma corto, che sarà pattinato sulle suadenti note di Send in the Clowns, e un programma libero che si annuncia fisicamente molto dispendioso e che sarà eseguito con il sottofondo musicale di un coinvolgente tango di Astor Piazzolla, l’Adios Nonino. Agli appassionati di pattinaggio non resta che aspettare. Nel frattempo, però, questa ragazza continua a essere protagonista di gesti di solidarietà che certamente non cambieranno la sua esistenza, ma probabilmente aiuteranno a migliorare un po’ quella di altri bambini e ragazzi meno fortunati di lei.  

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