Il Corriere della Sera, Città Nuova e San Girolamo

Sulle pagine culturali del quotidiano milanese la notizia dell'inaugurazione dell'Opera Omnia di Girolamo nel catalogo dell'editrice dei Focolari
Commento a Isaia OOGirolamo_copertina

CLASSICI. PARTONO LE OPERE DI GIROLAMO

Il santo della Vulgata

di Armando Torno

Considerato tra i più dotti Padri della Chiesa, Girolamo (morto nel 420 circa) legò il suo nome alla Vulgata, la traduzione latina della Bibbia dall’ebraico e dal greco.

I contemporanei lo chiamavano vir trilinguis. Il suo lavoro è stato prezioso  per la cultura occidentale: da Tommaso d’Aquino a Voltaire, da Petrarca a Goethe si sono lette le sue versioni delle Sacre Scritture. Un rigoroso patrologo quale Berthold Altaner le giudicava nel secolo scorso fedeli e accurate, ma non servili.

Oltre i libri relativi al testo biblico, Girolamo tradusse altro (per esempio, le regole monastiche di Pacomio, Teodoro e Orsieri con le loro lettere); lasciò scritti esegetici e di carattere dogmatico e polemico, omelie, epistole.

Ora Città Nuova ha iniziato la pubblicazione delle sue opere, con testo latino e traduzione italiana, sotto la direzione di Claudio Moreschini.

Sono previsti quindici volumi in ventitré tomi. In questi giorni, a cura di Riccardo Maisano, esce la prima parte del Commento a Isaia (pp. 388; € 75; è il IV/1).

Città Nuova continua l’importante lavoro con i grandi della cristianità. Ambrogio è ormai terminato, Agostino è alle appendici; in corso vi sono, tra gli altri, Pier Damiani, Bernardo di Clairvaux, Bonaventura da Bagnoreggio, Tertulliano, Gregorio Magno, Origene.

Corriere della Sera, sabato, 27 aprile 2013

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