Il coraggio di una risposta dell’amore
La Felicità ci viene offerta nel silenzio della quotidianità.
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Felicità, una parola importante, inflazionata, riempita di molteplici significati, spesso citata nei rotocalchi, oggetto di analisi quotidiana di oroscopi, astrologi e maghi televisivi che ne regalano a caro prezzo piccole briciole illusorie.
Siamo tutti alla ricerca della felicità e pagheremmo anche un prezzo alto pur di possederla solo per qualche istante, per afferrarla e scacciare il non senso di alcuni momenti della vita.
C’è chi cerca di ingannare il tempo che ci trasforma anno dopo anno provando con tutti i mezzi a ritornare giovane ad ogni costo, ricostruendosi il corpo, esteriorizzando atteggiamenti forzatamente giovanili, alimentando passioni effimere, primeggiando a tutti i costi, desiderando tutto e subito, bramando giorno dopo giorno potere e denaro, antico e sempre attuale binomio che insegue l’uomo sin dalle origini.
Oggi l’uomo non vuole avere maestri, diventa discepolo di sé stesso coltivando il culto straordinario di sé e del proprio diritto ad autorealizzarsi, illudendosi di poter manipolare gli altri a proprio piacimento.
Un piatto di lenticchie è stato l’oggetto di uno scambio che avviene tutt’oggi, quando barattiamo la nostra primogenitura, facciamo sottacere la nostra coscienza e ci svendiamo per appagare un fugace bisogno materiale.
Eppure a un certo punto della nostra esistenza si verifica un momento in cui cadono dagli occhi del cuore veli e maschere e si scopre la presenza di un Altro. Ci viene offerta la Felicità non in un piatto d’argento e con spot al seguito, ma nel silenzio della quotidianità. Essa si presenta come un respiro tra un avvenimento e l’altro della nostra vita.
Cercare fuori la Felicità quando l’abbiamo dentro, è come rinunciare all’Offerta per provare altri tipi di offerte. Dio chiede tutto di noi stessi, le nostre fragilità, il nostro modo di condurre l’esistenza, gli affetti, il lavoro, l’impegno sociale e li trasforma, li “divinizza” ridonandoci un’altra vita.
Il profondo ascolto di questa sua parola rivoluzionaria non rimane un atteggiamento passivo ma richiede una risposta. La risposta d’amore che ha avuto Gesù – «Ecco, io vengo a fare la tua volontà» – ci spinge a dire con coraggio, giorno dopo giorno, il nostro: «Eccomi», e la nave della nostra vita inverte la rotta.