Il Convegno Ecclesiale di Palermo svoltosi dal 20 al 24 novembre, ha fatto vivere a chi vi ha partecipato molteplici dimensioni: di preghiera, di lettura e commento della Parola di Dio, di ecumenismo, per l'intervento di delegati fraterni di altre denominazioni cristiane, di ascolto di rappresentanti di altre religioni, dall'Ebraismo all'Islam, di confronto con personalità del mondo laico, di incontro con la città in più luoghi significativi di Palermo, di partecipazione alle relazioni di fondo che ne hanno ritmato i lavori, e finalmente di lavoro nelle commissioni durante il quale i delegati hanno potuto esprimere in una miriade preziosa di interventi i risultati di esperienze e riflessioni comunitarie e personali intorno a cinque ambiti: cultura e comunicazione sociale; impegno sociale e politico; amore preferenziale per i poveri; famiglia; giovani. È stato un evento di Chiesa da cui sono scaturite molte indicazioni concrete, che saranno vagliate dai vescovi italiani nel corso del 1996 per tradurle, con discernimento, in direttive pastorali. È proprio per questo è stata una esperienza di grazia, durante la quale si è saputo pregare, ascoltare, dialogare, progettare insieme, comunitariamente.