Il cervello trasparente
A guardarlo fa impressione. E probabilmente cambierà la percezione che abbiamo della realtà e di noi stessi, così come fecero le prime immagini dell’universo regalateci dal telescopio spaziale Hubble.
Mi riferisco all’esperimento compiuto da un team di scienziati statunitensi dell’Howard Hughes medical Institute di Ashburn in Virginia, i cui risultati sono stati appena pubblicati sulla rivista scientifica Nature. Gli studiosi sono riusciti a riprogrammare geneticamente le cellule del cervello di una larva del pesce zebra, per cui ogni volta che un neurone si eccita, viene attivata una proteina fluorescente che emette un piccolo lampo di luce.
Essendo la testa della larva ricoperta da una membrana trasparente, è possibile osservare, tramite un microscopio, come le varie zone del piccolo cervello (solo 100 mila neuroni) si illuminano e si spengono al passare dei secondi.
L’aspetto sconvolgente è proprio questo: una cosa è parlare del cervello o descriverlo, un'altra è osservarlo staticamente e dal di fuori, altro ancora è seguirne l’attività in modo dinamico: è come osservare, in una notte oscura, grappoli di piccole luci che si accendono ora qui ora là, mentre a volte un fulmineo lampo attraversa tutta la regione (vedere qui il video per credere). Solo che questo è un cervello! Si ha l’impressione di “sbirciare” dentro la testa del pesce.
La potenza evocativa di queste immagini è veramente grande, e fa fare un passo avanti formidabile alla scienza. Nel frattempo gli Stati Uniti hanno annunciato il varo di un mega progetto scientifico per la mappatura del cervello umano. Anche l’Europa ha progetti equivalenti. La sfida è arrivare a comprendere il funzionamento del cervello umano. La piccola larva del pesce zebra è solo un antipasto… per quanto ancora riusciremo a salvare la riservatezza dei nostri pensieri?