Il Catechismo attira più del giallo
Un articolo della Bussola Quotidiana dell'11 febbraio 2011. Studiare e condividere la lettura di YouCat non solo come una buona lettura, è questo l'invito del papa ai giovani.
di Paolo Pegoraro
«Cari giovani amici! Oggi vi consiglio la lettura di un libro straordinario». Sorpresa numero uno: il critico letterario che scrive è il Papa. Sì, proprio lui, Benedetto XVI. Sorpresa numero due: il «grande libro» in questione non è la Bibbia, ma ha avuto anch’esso una schiera di autori appartenenti a lingue e a culture diverse. Tanto che gli estensori – pur accomunati dalla stessa fede – hanno avuto momenti di “discussioni appassionate” come pure di “scontri”. Sorpresa numero tre: l’opera in questione è il Catechismo della Chiesa Cattolica. Perché esso non è «una semplice giustapposizione di una molteplicità di testi», ma un libro vero, unitario e strutturato come un romanzo. Sorpresa numero quattro: questo libro va letto con passione. Come un noir.
«Un romanzo criminale – scrive il Papa – è avvincente perché ci coinvolge nella sorte di altre persone, ma che potrebbe essere anche la nostra; questo libro è avvincente perché ci parla del nostro stesso destino e perciò riguarda da vicino ognuno di noi». Parole che sembrano uscite dalla penna di G.K. Chesterton – lo scrittore inglese amato da Benedetto XVI – che paragonò il genere poliziesco a un’indagine metafisica e definì la Summa teologica di san Tommaso come il più grande giallo mai scritto. Perché, in un poliziesco come nel catechismo, che altro si cerca se non la Soluzione agli enigmi con la E maiuscola?
Sorpresa numero cinque: oltre alla passione, questa lettura richiede impegno. «Studiatelo!» ripete per tre volte il Papa. «Dovete conoscere!» rimarca poi per altre tre volte Benedetto XVI. Studiate, ma non da soli: discutete e condividete, come hanno sempre fatto la comunità ecclesiale e la comunità teologica. Parlatene, anche sul web. Sorpresa numero sei: tutto questo il Papa lo dice nella prefazione del Catechismo dei giovanissimi che sarà distribuito da marzo. Dopo il grande Catechismo (1992 e 1997) e il suo Compendio (2005), ecco arrivare YouCat (2011), acronimo di “Youth Catechism” che strizza l’occhio al canale web YouTube.
YouCat è un volume di circa 300 pagine pensato per offrire un approfondimento della propria fede ai ragazzi tra i 14 e i 20 anni. Per questo, anche grazie all’aiuto di un team di 50 giovani, si è lavorato su tre livelli. Primo: un linguaggio esatto ma comprensibile a tutti, che non inciampi ogni due parole nel teologhese o in categorie oggi tutt’altro che scontate. Secondo: dare la parola ad alcuni testimoni che hanno reso carne e sangue il messaggio cristiano. Terzo: dare rilevanza all’aspetto visivo per sollecitare anche la sfera dell’immaginazione e delle emozioni, per chiamare il cuore a collaborare con la ragione. Il progetto – nato nell’ambito della Conferenza episcopale austriaca e supervisionato dal cardinale Christoph Schönborn – è stato incoraggiato fin dall’inizio da Benedetto XVI, che ne ha voluto firmare la prefazione.
Sorpresa numero cinque: oltre alla passione, questa lettura richiede impegno. «Studiatelo!» ripete per tre volte il Papa. «Dovete conoscere!» rimarca poi per altre tre volte Benedetto XVI. Studiate, ma non da soli: discutete e condividete, come hanno sempre fatto la comunità ecclesiale e la comunità teologica. Parlatene, anche sul web. Sorpresa numero sei: tutto questo il Papa lo dice nella prefazione del Catechismo dei giovanissimi che sarà distribuito da marzo. Dopo il grande Catechismo (1992 e 1997) e il suo Compendio (2005), ecco arrivare YouCat (2011), acronimo di “Youth Catechism” che strizza l’occhio al canale web YouTube.
YouCat è un volume di circa 300 pagine pensato per offrire un approfondimento della propria fede ai ragazzi tra i 14 e i 20 anni. Per questo, anche grazie all’aiuto di un team di 50 giovani, si è lavorato su tre livelli. Primo: un linguaggio esatto ma comprensibile a tutti, che non inciampi ogni due parole nel teologhese o in categorie oggi tutt’altro che scontate. Secondo: dare la parola ad alcuni testimoni che hanno reso carne e sangue il messaggio cristiano. Terzo: dare rilevanza all’aspetto visivo per sollecitare anche la sfera dell’immaginazione e delle emozioni, per chiamare il cuore a collaborare con la ragione. Il progetto – nato nell’ambito della Conferenza episcopale austriaca e supervisionato dal cardinale Christoph Schönborn – è stato incoraggiato fin dall’inizio da Benedetto XVI, che ne ha voluto firmare la prefazione.
Pensato in vista della GMG di Madrid (sarà parte integrante del kit offerto ai pellegrini), YouCat sarà tradotto in dodici lingue, oltre all’originale tedesco: quasi una risposta di freschezza all’appello dei 143 teologi che hanno invocato la “svolta necessaria”. Si adatta il linguaggio agli utenti, infatti, ma l’ossatura rimane la stessa del Catechismo del 1997, con le quattro sezioni: «Che cosa crediamo» (gli articoli del Credo); «La celebrazione del mistero cristiano» (i sette Sacramenti); «La vita in Cristo» (i Dieci comandamenti) e «La preghiera nella vita cristiana» (il Padre nostro). L’edizione italiana, supervisionata dal cardinale Angelo Scola, sarà pubblicata da Città Nuova.