Il canone tv nella bolletta elettrica: quello che c’è da sapere
Nella legge di Stabilità del 2016 approvata a fine anno, tra le tante novità una è di particolare importanza perché riguarda tutte le famiglie italiane che hanno un televisore e che quindi sono costrette a pagare il canone di abbonamento. Infatti a partire da quest’anno il famoso balzello si pagherà attraverso la bolletta dell’energia elettrica che riceveremo dal 1 luglio ma solamente per la prima casa.
Con questa nuova disposizione fiscale tutti i fornitori di elettricità saranno costretti ad aggiornare la fatturazione sulla base di un imminente decreto attuativo ed ovviamente nella bolletta di luglio troveremo gli arretrati dei sei mesi precedenti pari a 60 euro.
Regna comunque ancora tanta confusione ma è stato già chiarito che il canone si pagherà solo sulla prima casa e una sola volta nella famiglia, a condizione che i coniugi e/o i figli siano tutti residenti nello stesso immobile. Inoltre nel caso di coppia di coniugi con residenze in due immobili diversi, su entrambi gli immobili la società elettrica addebiterà, nella bolletta, il canone. Lo stesso dicasi per i figli: se questi ultimi cambiano residenza dovranno pagare il canone nell’immobile anche se in locazione o in comodato.
Quindi nella residenza anagrafica del contribuente che ha un contratto di energia elettrica, da ora, si presume la detenzione di un televisore, ma tale presunzione va, eventualmente, superata presentando una regolare autocertificazione che avrà validità annuale.
Inoltre le autocertificazioni, da recapitarsi presso qualsiasi sportello dell’Agenzia delle Entrate, dovranno essere presentate solo in caso di cambiamenti o esenzioni. Il decreto non fa riferimento al possesso di smartphone, tablet e PC.
La nota positiva è che l’importo del canone è stato ridotto da 113,50 a 100 euro l’anno e che dal 2017 sarà diviso in 10 rate da 10 euro, da Gennaio a Ottobre (20 euro a bolletta) e quindi non si pagherà sulla bolletta dell’ultimo bimestre dell’anno.
Tale rivoluzione del canone televisivo con il pagamento nella bolletta dell’energia elettrica riguarderà molti contribuenti ma non tutti.
Una parte di italiani dovranno pagare il canone Rai con i bollettini con scadenza 31 gennaio 2016, così come avveniva già negli anni passati. Infatti, bisogna sottolineare che la novità del pagamento del canone in bolletta riguarda soltanto le famiglie, ovvero la riscossione del canone televisivo ordinario, e non attività commerciali che pagano il canone speciale. Per questi canoni speciali (attività commerciali) resta tutto invariato rispetto al 2015.
In definitiva, il canone di abbonamento televisivo in bolletta sarà pagabile nella bolletta dell’energia elettrica soltanto da chi soddisferà un requisito fondamentale: residenza anagrafica nel luogo in cui viene fornita l’energia elettrica.
Solo nel caso, quindi, che si abbia la residenza e l’intestazione del contratto di fornitura dell’energia elettrica nello stesso immobile il canone Rai sarà addebitato in bolletta. In tutti gli altri casi si dovrà continuare a pagare il canone Rai con i bollettini a scadenza il 31 gennaio 2016. Il pagamento avverrà con la bolletta sia per chi ha un contratto con una compagnia elettrica del mercato libero che per chi è coperto dal servizio di maggior tutela (la stragrande maggioranza degli italiani).
E’ utile ricordare che è prevista anche l’esenzione dal pagamento solo per chi ha compiuto 75 anni di età entro il termine di pagamento del canone ma a condizione che possieda un reddito che, unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non sia superiore complessivamente a 8mila annui.
Vediamo in sintesi come bisogna comportarsi.
Chi deve pagare
Il canone di abbonamento televisivo è dovuto una sola volta per nucleo familiare: al pagamento, per la stessa famiglia, dunque è sufficiente che provveda un unico soggetto.
Possesso di più di un televisore
Risulta dovuto un solo canone di abbonamento indipendentemente dal numero di apparecchi televisivi presenti all’interno dell’abitazione del nucleo familiare.
Possesso di più di un immobile
Anche in questo caso, è dovuto un solo canone televisivo indipendentemente dal numero di immobili posseduti dal nucleo familiare. Verrà richiesto il pagamento solo nella bolletta in cui il nucleo familiare ha la propria residenza anagrafica.
Possesso di una seconda abitazione abitazioni con residenze diverse
Qualora una coppia detenga una seconda abitazione e i coniugi abbiano due residenze diverse la situazione si complica. Nonostante, come detto, sulla seconda casa non scatti l’imposta sulla televisione in quanto non vi viene stabilita alcuna residenza, quando uno dei due coniugi vi ha fissato invece la rispettiva residenza, sarà costretto a pagare il canone Rai anche sul secondo immobile in quanto la società elettrica addebiterà, sul correlato contratto di energia elettrica, il relativo importo.