Il Bosco del sorriso

Nell’Oasi Zegna (Biella) è aperto ormai da anni un percorso di 4,8 km nell’Alta Val Sessera tra abeti, betulle e faggi per riscoprire gli effetti benefici che le piante hanno sulla nostra mente e sul nostro organismo

I nostri antenati lo avevano già capito: piante e alberi possono avere effetti benefici sul nostro sistema nervoso e oggi questa antica credenza è stata confermata anche dalla scienza. Da qui nasce l’idea di un percorso esperienziale nel biellese che permette alle persone di percorrere un sentiero ad anello facile e adatto anche ai più piccoli, tra grandi faggi, pini e betulle, per riscoprire in prima persona gli effetti benefici della natura.

 

Studi recenti hanno infatti dimostrato che sia l’uomo che le piante emettono campi elettromagnetici e, in alcune occasioni, i campi elettromagnetici emessi dalle piante possono influire sullo stato di salute fisica e mentale dell’uomo. Il percorso nel bosco è stato realizzando seguendo i principi della “Bioenergetic Landscape”, una tecnica introdotta dall’eco-designer Marco Nieri, che tiene conto delle caratteristiche energetiche possedute da ogni pianta in grado di modificare positivamente la qualità bio-elettromagnetica della biosfera che le circonda e quindi influire positivamente sull’organismo umano.

 

Gli effetti delle piante dipendono ovviamente dalla specie e dalla loro esatta collocazione, così nel percorso sono state segnalate 16 tappe che corrispondono a 16 alberi in posizioni favorevoli. A guidare i partecipanti tra i sentieri del Bosco del sorriso è il dott. Michele Vania, esperto in omotossicologia e medicina di biorisonanza che consiglia di sostare sotto ogni pianta almeno 10 minuti in modo tale da assorbirne tutta l’energia. Così, sotto la betulla si avranno benefici al sistema linfatico e nervoso, qualche minuto di riposo sotto il faggio aiuterà ad allontanare i reumatismi, mentre l’energia rilasciata dal pino rinforza il sistema immunitario e cardiocircolatorio.

 

E la passeggiata è stata pensata anche per i più piccoli, tra una tappa e l’altra ci sono infatti aree di sosta allestite con sedie in pietra e grandi libri di legno dove i genitori possono fermarsi e leggere qualche favola del bosco.

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