Il ballo di un’anziana e una badante

Una dura storia di amicizia tra persone difficili e scomode nel testo di Josep Maria Benet i Jornet per la regia di Veronica Cruciani, al Teatro Nuovo di Napoli fino a domenica e poi in tourneé
Un momento dello spettacolo (foto di Marina Alessi)

Una storia come tante altre simili che si vivono nei grandi condomini di qualsiasi città.Un microcosmo amaro e ironico che riesce a raccontare una società in cui le persone difficili e scomode sono estromesse e confinate ai margini ad affrontare in solitudine il proprio destino. Due schive figure femminili sono le protagoniste del testo di Josep Maria Benet i Jornet Due donne che ballano, messo in scena da Veronica Crucianiche ambienta la vicenda nella scarna scena di un appartamento anonimo con due stanze semivuote, luogo di qualsiasi collocazione geografica, e veste le donne con abiti dimessi rendendole di un’epoca senza tempo.

 

 

L’anziana signora, da sempre appassionata collezionatrice di fumetti, è ancora vitale, energica. Cova rabbia e risentimento verso i due figli assenti, un maschio e una femmina. Quest’ultima le ha messo in casa una badante per le pulizie alla quale rende la vita difficile. La giovane, insegnante di lettere appassionata di libri, è riottosa, incassa gli improperi dell’adulta, risponde a tono rimanendo sempre chiusa nel suo dolore per una tragedia che l’ha resa fredda. Le due donne intrecceranno un rapporto inizialmentedifficile,pieno di incomprensioni e di odio, ma, avendo bisogno ognuna dell’altra, nella solitudine delle rispettive vite, sono l’unica presenza confortevole per entrambe. Becchettandosi, pungendosi, offendendosi e confidando di sé quello che solo a un estraneo si riesce a confessare, man mano il loro rapporto si trasformerà fino a culminare in un allegro ballo che le vedrà compiere un gesto estremo condiviso, che non si può svelare.

 

 

Nel raccontare, con ironia anche ferocia, una dura storia di amicizia e una problematica relazionale molto attuale, il testo dell’autore catalano (classe 1940), rivela una certa fragilità drammaturgica per la poca originalità e prevedibilità, escluso il finale. A renderlo comunque godibile è l’interpretazione delle due magnifiche attrici, Maria Paiato eArianna Scommegna, in perfetto equilibrio tra diatriba, sarcasmo, irascibilità, tenerezza.

 

 

“Due donne che ballano”di Josep M. Benet Jornet, regia Veronica Cruciani, traduzione Pino Tierno
con Maria Paiato e Arianna Scommegna. Produzione 
Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano Milano. Visto al Teatro India di Roma. A Napoli, Teatro Nuovo, fino al 14/2. In tournèe.

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