Il “delitto perfetto”. O quasi …

Espulsioni “pilotate” durante Ajax-Real Madrid di Champions. Sul web si scatena il dibattito su Josè Mourinho: antisportivo o abile stratega?
Mourinho

“L’arbitro non mi è piaciuto, nel finale ha dato troppi cartellini”. Jose Mourinho, si sa, non è certo uno che le manda a dire. Così, chi non ha visto la partita di Champions League disputata martedì sera tra l’Ajax ed il Real Madrid avrà pensato, leggendo le dichiarazioni post-partita dell’allenatore delle merengues, ad uno degli ormai abituali “attacchi” del portoghese. Una volta i destinatari dei suoi strali sono i dirigenti di qualche squadra avversaria, un’altra qualche suo collega reo “di non aver vinto quanto lui”, un’altra ancora gli arbitri. Ormai non ci si stupisce più. O quasi …

 

Perché chi invece ha visto la partita di martedì non è certo potuto rimanere indifferente rispetto alle dichiarazioni del “più forte allenatore del mondo” (almeno secondo la maggior parte degli appassionati): alla luce di ciò che è accaduto in campo le sue parole questa volta sono sembrate davvero fuori luogo! Riepiloghiamo i fatti: mancano pochi minuti al fischio finale, il Real sta meritatamente vincendo 4-0 dopo aver disputato l’ennesima prestazione stagionale di altissimo livello, con un Cristiano Ronaldo protagonista in campo e con il solito Mourinho star in panchina. A risultato ormai acquisito, succede però quello che proprio non ti aspetti.

 

Mou si rivolge ad un uomo della sua panchina, gli dice qualcosa, e poi questi si dirige verso Igor Casillas, il portiere del Real. I due parlano (mentre la partita è in corso!), Casillas fa cenno d’aver capito e, appena può, chiama il compagno di squadra Sergio Ramos sussurrandogli qualcosa e poi … E poi succede che in pochi minuti arrivano i cartellini gialli a Xabi Alonso ed allo stesso Sergio Ramos. Gialli che diventano rossi (i due erano già stati ammoniti) ed il Real rimane così in nove. Xabi Alonso si fa buttare fuori per aver ritardato più e più volte la battuta di una punizione, Sergio Ramos per aver prolungato per circa un minuto la sistemazione dei propri calzettoni prima di un rinvio da fondo campo. Gesti talmente plateali, negati dai protagonisti nonostante siano stati ben evidenziati dalle immagini televisive, che hanno indotto addirittura l’Uefa ad aprire un’inchiesta.

 

Subito dopo la fine della partita sul web sono cominciate le discussioni. Per alcuni si è trattato dell’ennesima “furbata” dello Special One che, così facendo, avrebbe messo in atto un abile piano per far saltare l’ininfluente ultima partita della fase a gironi della Champions ai suoi due importanti giocatori, evitando possibili pesanti squalifiche nella successiva fase a eliminazione diretta. Per altri, invece, il comportamento tenuto da Mourinho poco si concilia con lo sport. Soprattutto la stampa spagnola, anche quella di “fede madrilista”, è rimasta amareggiata per quanto avvenuto sul campo da gioco. Il direttore di As, prestigioso quotidiano sportivo iberico con sede proprio a Madrid, ha dichiarato: <<Eravamo felici, poi è entrato in scena Mourinho. Quello che si è visto non mi piace, non coincide con la mia idea di sport né con l’immagine che per tanti anni il Real Madrid ha offerto in Europa. Posso capire che lui sia pratico e voglia controllare ogni cosa, ma a tutto c’è un limite>>. Sulla stessa linea anche i commenti di Marca, El Pais, e del Mundo Deportivo.

 

In Italia invece, quasi incredibilmente, ci si divide, e fanno particolarmente riflettere gli esiti di un sondaggio proposto dal sito della Gazzetta dello Sport: per la maggior parte di chi ha risposto, quasi i due terzi, quello che si è visto martedì “è la conferma che Mou è un geniale condottiero: ogni mezzo è lecito per vincere”, mentre è in minoranza, circa un terzo, chi sostiene che “E’ una vergogna, così si calpesta lo sport: non tutto è lecito, per vincere”. Numeri che devono far riflettere, e che ci fanno capire l’attuale livello di cultura sportiva che vige nel nostro paese. Almeno in chi segue solo il calcio e ha, da certi protagonisti, questo tipo di insegnamento.

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