Idea del mese Ottobre 2024: Mettersi a servizio

Offriamo ai nostri lettori l'Idea del mese, una rflessione laica collegata alla proposta della Parola di Vita di Ottobre 2024 che ha un riflesso molto concretonel modo di intendere la politica che, come ha detto Igino Giordani, deve essere servizio senza trasformarsi in abuso, dominio e dogma.
"Rigenerare la politica o, meglio per essere più precisi, le menti in carne ed ossa impegnate in questa non facile impresa e cioè ogni comunità, è un punto cruciale da cui dipendono e dipenderanno sempre più le sorti non solo del nostro paese e dell’Europa, ma del mondo intero". ANSA/TINO ROMANO

“Servire” è una parola che in molti contesti può sembrare antiquata. Certamente la servitù non è degna dell’essere umano quando è imposta o subita per una situazione di povertà o come discriminazione.

Invece lo “spirito di servizio”, soprattutto quando è reciproco in una comunità di qualsiasi genere, diventa testimonianza di cambiamento dei rapporti sociali che abbatte antichi schemi o nuove gerarchie. Anzi, un servizio vissuto con umiltà caratterizza i veri protagonisti di un autentico progresso.

Nitin Nohria, decano senior della Harvard Business School, afferma che in quel futuro che è già iniziato, per essere un buon leader occorrerà imparare l’umiltà. Secondo lui l’umiltà dovrà diventare una parola chiave nei profili dei prossimi aspiranti manager. Non è uno sprovveduto. Dice questo perché si rende conto che l’attuale tendenza a essere sempre più competitivi sta producendo risultati opposti alle aspettative. Sta creando persone psicologicamente fragili, bisognose di attenzioni, ossessionate dall’apparenza, narcisiste.

Del resto, le grandi donne e i grandi uomini si riconoscono dai piccoli gesti, come ricorda anche l’antica saggezza orientale: «L’albero più grande nasce da un piccolo germoglio. La torre più alta nasce da un mucchietto di terra. Un viaggio di mille miglia incomincia con un passo».

Per vivere così è necessaria una scelta consapevole e libera: non vivere più ripiegati su noi stessi e sui nostri interessi, ma “vivere l’altro”, con i suoi sentimenti, portando i suoi pesi e condividendo le sue gioie. Tutti abbiamo piccole o grandi responsabilità e spazi di autorità: nel campo politico e sociale, ma anche in famiglia, a scuola, nella comunità. Approfittiamo dei nostri “posti d’onore” per metterci al servizio del bene comune, costruendo relazioni umane giuste e solidali.

Così ha vissuto Igino Giordani, scrittore, giornalista, politico e padre di famiglia, in un momento storico segnato dalla dittatura in Italia. Per esprimere la sua esperienza, scrive: «La politica è una ancella e non deve diventare padrone: non farsi abuso, né dominio e neppure dogma. Qui è la sua funzione e la sua dignità: d’essere servizio sociale, carità in atto: la prima forma della carità di patria». Probabilmente è stato anche nel rapporto personale con quest’uomo radicato nel suo tempo ma anche precursore proiettato oltre le barriere e i muri, che Chiara Lubich ha più di una volta ricordato che la politica quando è un’esperienza autentica è “l’Amore degli Amori”, perché il luogo del più autentico e disinteressato servizio all’umanità nella fraternità

L’idea del mese, sulla base di testi della Parola di Vita, è nata in Uruguay nell’ambito del dialogo fra persone di diverse convinzioni religiose e non religiose, il cui motto è “costruire il dialogo”, e si è diffusa in molti gruppi di dialogo nel mondo. Lo scopo di questa pubblicazione è contribuire a promuovere l’ideale della fraternità universale.  Attualmente L’idea del mese viene tradotta in 12 lingue e distribuita in più di 25 Paesi.

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