I tedeschi disintegrano il Portogallo 4-0
I panzer tedeschi demoliscono il Portogallo esordendo ai Mondiali 2014 con un’avanzata prepotente e muscolare. Nulla possono Cristiano Ronaldo e compagni di fronte ad una Germania perfettamente ordinata tatticamente, senza fronzoli e in grado di innescare i suoi aculei offensivi con giocate apparse ormai assimilate a memoria. Eppure gli speculari 4-3-3 scelti a inizio gara per entrambe le compagini dai tecnici non facevano certo presagire una simile lezione di calcio: Loew preferiva Lahm nella posizione di frangiflutti davanti alla difesa a quattro, fiancheggiato da Khedira e Kroos, mentre in avanti si alternavano con imprevedibilità i tre trequartisti Goetze, Ozil e Muller; il Portogallo rispondeva come previsto con i tre ragionieri Meirelles, Veloso e Moutinho davanti alla difesa a quattro, mentre Cristiano Ronaldo e Nani supportavano il centravanti Hugo Almeida.
L’equilibrio durava appena una manciata di minuti, all’interno dei quali il Portogallo si affacciava pericolosamente in area tedesca con Cristiano Ronaldo, che da posizione decentrata sparava al 7° violentemente su Neuer. Appena un minuto dopo, il rinvio errato di Rui Patricio consentiva a Khedira il tiro di prima a porta vuota da una trentina di metri, ma il pallone faceva la barba al palo. Era solo il presagio della gragnola di massacranti colpi che di lì a poco avrebbe affossato il Portogallo: all’11° il vantaggio della Germania si concretizzava con Muller, freddo a realizzare un giusto rigore concesso per atterramento di Goetze da parte di Pereira.
Prima che la gara potesse prendere inequivocabilmente binari tedeschi, c’era tempo per annotare una splendida conclusione di Nani ad incrociare dal vertice destro dell’area, di poco alta, e l’uscita dal campo di Almeida, stirato e sostituito da Eder. L’inizio della fine per le aspirazioni portoghesi arrivava già alla mezz’ora, quando Hummels volava in cielo per incornare il 2-0 su calcio d’angolo, sovrastando irresistibilmente due baluardi come Pepe e Bruno Alves: un gol molto simile a quello realizzato dal nostro Marco Materazzi nella finale mondiale 2002 contro la Francia. Nonostante accusasse il colpo, il Portogallo riusciva a divorare una clamorosa occasione al 34°, quando Coentrao, liberato al vertice dell’area piccola davanti a Neuer, tentava un passaggio in mezzo anziché concludere a rete.
Errore imperdonabile per il portentoso cinismo tedesco, tutt’al più se ad agevolare il compito avversario ci si metteva l’irruenza di Pepe, che costava un rosso rifilato dall’arbitro per il battibecco acceso dal centrale madrileno contro Muller. Se Eder provava poi senza esito a fare l’Hummels su calcio d’angolo, alzando di mezzo metro sulla traversa la traiettoria, il 3-0 tedesco arrivato allo scadere della prima frazione era frutto di altro errore portoghese: sugli sviluppi di un traversone, Bruno Alves cincischiava il rinvio, favorendo la conclusione immediata a rete da rapace d’area di Muller.
Al rientro dagli spogliatoi il Portogallo non appariva in grado di opporre adeguata reazione: al 51° Ozil avrebbe già potuto calare il poker tedesco ma, liberato a tu per tu con Rui Patricio, calciava male agevolando la respinta del portiere, senza che Muller riuscisse poi a ribadire di testa in rete il pallone levatosi a campanile di conseguenza. In casa del Portogallo pioveva sul bagnato: al 63° era costretto al forfait per infortunio muscolare anche Fabio Coentrao, ma i lusitani erano graziati al 69° da Goetze, che consentiva al ritorno dei difensori una deviazione in angolo su tiro ravvicinato, dopo una volata in contropiede di Schürrle che lo aveva liberato al tiro. Da ravvisare al 75° l’atterramento di Eder in area, che induceva i portoghesi ad invocare il calcio di rigore, non concesso sebbene netto, mentre a gioire erano poco dopo ancora i tedeschi: al 77° Schürrle crossava basso, Patricio respingeva corto sui piedi di Muller che con un comodo tap-in realizzava la tripletta personale. E sua maestà Cristiano Ronaldo, il calciatore perfetto? L’emblema della sua partita al 91°, quando Neuer si opponeva ad un suo terra-aria su calcio piazzato: giornata no, ma la prestazione di CR in un contesto così sciagurato non potrebbe essere propriamente valutata.
Una clamorosa disfatta che lascia preoccupanti strascichi, non solo psicologici, per i ragazzi di Paulo Bento: oltre alla squalifica in arrivo per l’espulso baluardo difensivo Pepe, potrebbero già dire addio ai mondiali sia il terzino sinistro Coentrao che il centravanti Almeida, usciti per infortunio muscolare. In attesa di capire se il re Cristiano potrà ancora aggiustare i cocci del suo Portogallo, la Germania ripropone con straripante prepotenza ancora una volta la sua candidatura alla conquista del titolo finale.