I premi UBU 2014

Assegnati, da una folta giuria,  gli Oscar del teatro italiano. L'occasione  per cogliere le  nuove prospettive sul placoscenico italiano
Il panico di Rafael Spregelburd

Agli appassionati di teatro, e non solo, interesserà conoscere i vincitori del premio Ubu 2014, gli Oscar del teatro italiano (curata dall’Associazione Ubu per Franco Quadri, il noto critico, fondatore dell’Ubu) assegnati ogni anno dai voti di una giuria di 53 referendari,critici e studiosi che segnalano le loro preferenze. La cerimonia di consegna della trentasettesima edizione dei Premi si è tenuta a Milano, lunedì 15 dicembre, nello storico Piccolo Teatro “Paolo Grassi” di via Rovello, condotta da Francesca Mazza e Marco Cavalcoli davanti a una platea affollata di artisti, critici e appassionati. I premi abbracciano tutti i ruoli del teatro, dalla regia agli attori e attrici, dalla scenografia alla drammaturgia italiana e straniera, per culminare con lo spettacolo dell’anno, senza dimenticare i “premi speciali”, destinati a segnalare realtà con contemplate dalle categorie canoniche. Il Premio Ubu per il teatro – l’unico realizzato in forma di referendum – è storicamente un riconoscimento dallo sguardo lungo, che cerca di individuare non solo il meglio che c’è, ma quello che verrà, aprendo alle nuove prospettive. Partendo da questa consapevolezza è stato avviato dall’Associazione un processo di rinnovamento per rispondere all’esigenza di comprendere con maggiore capillarità l’evoluzione del linguaggio scenico, cercando di sollecitare nei votanti uno sguardo a tutto tondo tra le espressioni contemporanee: oltre alla modifica di alcune definizioni e all’eliminazione di alcune categorie (ovvero quelle di “Miglior attore e attrice non protagonista”)è stato operato l’inserimento delle nuove voci “Miglior progetto artistico o organizzativo” e “Miglior progetto sonoro o musiche originali”.Alla prima edizione anche il Premio Franco Quadri, dedicato a un personaggio che nella sua carriera ha aperto strade di innovazione come fece Quadri per la critica. Ad aggiudicarselo è stata Frie Leysen, direttrice artistica di alcuni festival europei tra cui il Kunstenfestivaldesarts di Bruxelles.





Spettacolo dell’anno e miglior regia: Le sorelle Macalusodi Emma Dante.

Progetto artistico o organizzativo: E la volpe disse al corvo.Corso di Linguistica Generale. Il teatro di Romeo Castellucci nella città di Bologna, a cura di Piersandra Di Matteo, produzione Comune di Bologna/Socìetas Raffaello Sanzio.

Allestimento scenico (scene, costumi, luci, video, multimedia): A. Marzetti, S. Bertoni, A. Punzo per Santo Genet Commediante e Martire.

Progetto sonoro o musiche originali: G.u.p. Alcaro per Quartett, regia di Valter Malosti.

Attore o performer: Roberto Latini (nella foto) per Il servitore di due padroni, regia di Antonio Latella.

Attrice o performer: Arianna Scommegna per Il ritorno a casa, di Harold Pinter, regia di Peter Stein. 

Nuovo attore/attrice o performer (under 35): Licia Lanera, della compagnia Fibre Parallele.

Migliore novità italiana (o ricerca drammaturgica): Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazionidi Daria Deflorian-Antonio Tagliarini.

Migliore novità straniera: Frost/Nixondi Peter Morgan, regia Elio De Capitani.

Migliore spettacolo straniero presentato in Italia: Glaube Liebe Hoffnungdi Ödön von Horváth, regia di Christoph Marthaler, produzione Volksbühne am Rosa Luxemburg Platz – Wiener Festwochen/Schauspielhaus Zürich/Théâtre National de l’Odéon-Paris e Théâtres de la Ville de Luxembourg.

Segnalazioni per premi speciali:alla Compagnia Marionettistica Carlo Colla e figli per la sua lunga e prestigiosa storia e per l’alta qualità artistica delle sue scene. 

Nella della serata sono state anche ospitate la menzione del Premio Alinovi-Daolio a Nanni Balestrini e il Premio Rete Critica, assegnato dalle testate di critica online a CollettivO CineticO e Archivio Zeta, e Volterra Teatro.

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