I pregiudizi, falsi consiglieri

«Nella mia famiglia ho imparato ad andare incontro a chi non è italiano, ma troppo spesso mi accorgo che sono influenzato dai giudizi che ho ascoltato da amici o dai media. Come riuscire a non farmi bloccare dai pregiudizi?». F.N. - Bergamo
Giovani

I pregiudizi si formano dentro di noi in un intreccio di razionale ed emotivo che porta a fissare delle affermazioni che si radicano profondamente e sembrano indiscutibili: quelli sono così! Tali convinzioni si formano e si rafforzano grazie ai segnali che ci arrivano appunto da chi ci sta vicino e dai media che, per vari motivi, tendono a presentarci spesso solo un aspetto della realtà.

Senza voler fare un discorso sui limiti dell’informazione, riprendiamoci però il diritto-dovere di conoscere più in profondità e da diverse prospettive la realtà, per farci un’idea più completa; di confrontarla con quella di altri e poi di esprimere un giudizio libero. Lo faremo non accontentandoci di brevi servizi televisivi, di articoli o di frasi ascoltate qua e là, ma guardando a chi è diverso da noi con attenzione, col desiderio di conoscerlo in profondità e possibilmente di incontrarlo nella realtà. Soprattutto, ricordiamoci che prima di appartenere a una società o a un’altra, chi ci è davanti è una persona come noi, da accogliere ed amare, e che quanto in lui è diverso non è automaticamente negativo: potrebbe essere un elemento positivo, un valore, che a me ancora manca. E, se lo accoglierò con semplicità, anche lui accetterà il dono di cui io sono portatore.

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