Abbiamo visto la scorsa settimana le eccezionali virtù dell’olio di Argan, un potente idratante, anti-age, che lascia la pelle luminosa e morbida. Questa settimana ci occupiamo invece di scoprire le antiche origini e le funzioni cosmetiche dell’olio di Moringa.

La Moringa Oleifera è una pianta di origine indiana, che nasce soprattutto nelle zone collinari a ridosso della catena dell’Himalaya, ma che prospera anche in alcune regioni dell’Africa. Presenta fiori bianchi e profumati e un frutto che, una volta maturo, si apre liberando i semi. Proprio all’interno di questi semi si trova la mandorla, ricca di olio. L’olio di Moringa è dolce e inodore e può essere usato per produrre saponi, lubrificanti e cosmetici.

In campo cosmetico è conosciuto anche come olio di Behen ed è utilizzato soprattutto come emolliente. Tre sono i suoi usi più comuni: crema idratante per il corpo, balsamo per capelli e infine balsamo per le labbra. La sua composizione è infatti ottima per le cellule della pelle, la mantiene giovane e la protegge dai radicali liberi. Qualche goccia passata sulle labbra le rende morbide e le protegge dal freddo e dal vento. Perfetto dunque per chi passa l’inverno in montagna.

Ma soprattutto, l’olio di Moringa, è un efficace detergente naturale. Massaggiando alcune gocce su tutta la testa e  risciacquando, si idrata il cuoio capelluto e si eliminano dai capelli le impurità dell’inquinamento urbano. Come già accennato, l’olio di Moringa è anche utilizzato per creare saponi. Ha proprietà antisettiche e antinfiammatorie ed è impiegato da sempre per aiutare la pelle a guarire da bruciature, tagli e punture di insetti. Ma questa pianta è apprezzata anche per la sua composizione nutrizionale, è ricca infatti di sali minerali e vitamine.

La medicina moderna utilizza alcune delle sue parti per curare varie malattie, tra cui l’asma e il mal di denti. Inoltre, i suoi semi, grazie alla proprietà flocculante, sono utilizzati per purificare l’acqua, perché fanno precipitare a fondo le sostanze inquinanti. Insomma le virtù di questa pianta sono moltissime, forse è per questo che da molti è chiamata “l’albero dei miracoli”.