I miei non vogliono…
«Ho 34 anni e vivo ancora con i miei genitori. Da circa due anni sono fidanzato e da qualche mese abbiamo anche deciso di sposarci in tempi brevi, col desiderio di fare un matrimonio cristiano. Ma i miei stanno creando molte difficoltà. Hanno da dire su tutto: sulla scelta della casa, sulla data del matrimonio, ecc. e mi fanno capire chiaramente che non sono d’accordo che mi sposo, arrivando perfino a metterci l’uno contro l’altra con le loro critiche. Come posso fare a vivere bene questa situazione senza arrivare ad una rottura definitiva con i miei genitori?».
Filippo – Vicenza
La problematica che ci presenti attraverso la tua lettera tocca un tema molto sentito dalla coppia giovane: il rapporto con le famiglie d’origine. Non è sempre facile trovare un equilibrio tra la nuova famiglia che nasce e che ha bisogno della sua autonomia e l’amore per i propri genitori. Ci sono certamente delle scelte che sono personali e non di altri. Non si tratta di non tenere conto dei consigli che ti danno; vanno ascoltati con attenzione, con amore, senza pregiudizi, ma poi alla fine devi decidere assumendoti le tue responsabilità e, per quello che riguarda le decisioni riguardanti la coppia, insieme alla tua ragazza. La data del matrimonio, per esempio, (pur tenendo conto del parere dei genitori) va decisa dai due fidanzati; così la scelta della casa e il resto.
Bisognerebbe che tu parlassi chiaramente con i tuoi genitori, con fermezza, ma senza aggressività. Capiamo che a volte è difficile, ma ne va del futuro della tua nuova famiglia. D’altra parte amare i genitori non significa approvare tutto ciò che loro dicono o fanno; amare è prima di tutto volere il bene dell’altro. E questo a volte può anche significare essere decisi e dire dei no, senza permettere interferenze, giudizi, recriminazioni, ecc. Ciò che conta di più è il rapporto con la tua futura moglie; che queste difficoltà con i tuoi non ti tolgano la possibilità di continuare a costruirlo con impegno e a vedere con sempre maggiore chiarezza il modello di famiglia che volete realizzare.
Probabilmente i tuoi genitori sono un po’ possessivi nei tuoi riguardi per ragioni non sempre facili da evidenziare: forse una carenza affettiva nell’infanzia, o un rapporto di coppia poco solido, o comunque una mancata realizzazione personale, per cui possono sperimentare un grande vuoto nel pensare che tu andrai via di casa. Bisogna capirli, sostenerli, ma poi, senza fare troppi discorsi, devi essere deciso nell’attuazione del tuo progetto. Il sacramento del matrimonio ha un altissimo valore e va preparato e custodito con impegno, con gioia e nella pace.
Ciò non significa, tuttavia, che i genitori vadano pian piano messi da parte, trascurati. Bisogna soltanto scoprire nuove modalità d’amore, che tengano conto dell’autonomia e dell’intimità della nuova famiglia. Ma questo sarà sempre più facile, man mano che crescerà il vostro rapporto di coppia.
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