I malati di Sla e gli F35

Non ci sono fondi per aiutare i malati di sclerosi laterale amiotrofica, ma il governo trova miliardi di euro per l'acquisto di armamenti. Una riflessione sulla politica della salute e dell'economia
protesta disabili contro governo montecitorio

Mentre i malati di Sla (sclerosi laterale amiotrofica) attendono di sapere se il governo accetterà le loro richieste, in queste ore convulse di fine legislatura, dove piccole e grandi lobby fanno fuoco e fiamma per difendere i loro interessi corporativi, il Parlamento ha approvato in via definitiva la riforma delle forze armate con la legge 5569.

Un bilancio di circa 14 miliardi di euro a cui aggiungere un altro miliardo, che viene dal Ministero dell’economia, con l’impegno che il bilancio della difesa non possa diminuire fino al 2024.

La novità della riforma è l'estrema flessibilità con cui il ministero potrà d’ora in poi gestire questa cifra, tagliando le spese del personale, che attualmente sono di nove miliardi di euro, finanziando gli investimenti in aerei, navi, missili e coprendo i costi di esercizio e cioè addestramento, munizioni e carburante, ore di volo.

Probabilmente si vuole destinare il 50 per cento delle risorse al personale, che oggi ne assorbe il 70 per cento, un 25 per cento agli investimenti e un altro 25 per la parte corrente.

Rimane il progetto dei cacciabombardieri F35,che nei prossimi anni dovrebbe costare tredici miliardi di euro. La spending review ha tagliato il loro numero da 131 a 90, ma l’aumento dei costi di questi ingegnosi mezzi ha tagliato i risparmi.

Ma quando useremo gli F35? Qualcuno dice che la guerra in Libia sarebbe stato un esempio di buona applicazione di questo tipo di aerei. Ma in quel caso era sbagliata la guerra e non possiamo comprare aerei per guerre sbagliate.

L’Unione europea domanda una difesa integrata europea. E allora perchè scegliere un aereo di fabbricazione americana, anche se immediatamente pronto, piuttosto che pensare a un aereo di fabbricazione europea, fatto dalla industria europea, che sarà pronto in un prossimo futuro?

Si vuole l’Europa e poi si scelgono le industrie americane. Perche?

Se guardiamo al Mediterraneo e alla nostra azione di interposizione in tutta l’area, non sarebbe meglio potenziare la marina piuttosto che l’aviazione?

Una forza di difesa europea deve essere la somma di 27 eserciti o non piuttosto una struttura agile ed efficiente, in grado di tagliare un eccesso di mezzi e di uomini?

Queste domande non interessano immediatamente i malati di sla, ma certo di fronte a queste cifre e a queste obiezioni, si rimane sgomenti. È difficile trovare duecento milioni di euro? Vogliamo costringere i malati di sla a nuove umiliazioni. Non basta quello che è accaduto fino ad oggi?

Una parlamentare del Pd ha detto che è stata «una scelta dolorosa ma necessaria». Dolorosa per chi? Certo per i malati di Sla, non per i militari e i parlamentari, che forse con questo voto si riguadagnano il seggio in Parlamento.

Con tre F35 risolveremmo i problemi dei malati di Sla. E ricordiamoci che non sono stati necessari gli F35 per fare la straordinaria interposizione del nostri soldati in Libano. Nel 2006 la scelta del governo Prodi, con tremila nostri soldati insieme a quelli francesi e spagnoli, con il sostegno politico di Germania, Russia e Cina, ha evitato il peggio e ha ricostruito rapporti di pace tra Israele e Libano.

Non deludiamo i malati di Sla. Sarebbe la vergognosa conclusione di una legislatura che, nei primi quattro anni, ne ha viste di tutti i colori. Non lasciamo sulla strada i malati di Sla in nome di una geopoltica che non sta in piedi. Sarebbe indecente.

Ricostruiamo il Paese partendo dal dolore vero dei malati di Sla e non da quello finto dei politici.

(Nella foto, una protesta di persone disabili a Montecitorio)

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