I maghi del crimine
Pacific Rim. Guillermo Del Toro si diverte un mondo a raccontare di una terra sotto l’incubo di mostri immensi che si riproducono e che neanche i robot telecomandati dagli umani riescono a sconfiggere. Purtroppo neanche loro ce la fanno e allora ci vuole una coppia di eroi, lui un ex pilota caduto in disgrazia, lei una giovane recluta. I due si piacciono anche, ma non c’è tempo per love story. Il mondo sta per finire. Il regista cita un sacco di film di genere e noi ci divertiamo agli sconquassi planetari, agli eroi buoni o finto-cattivi, con una furba ironia che trasforma il film catastrofico in una bella anche se torrenziale e rumorosissima favola. Per tutti.
I maghi del crimine. Gente come Morgan Freeman, Mark Ruffalo, Dave Franco, Woody Harrelson se la godono a fare i quattro cavalieri dell’apocalisse dell’illusione. Solo che non sono dei bravi ragazzi, anzi! Rubano ai potenti e ai corrotti e danno il bottino agli spettatori, come Robin Hood moderni. Travolgente e spiritoso, diretto da Louis Leterrier, il film è svelto, furbetto e con un cast simpaticissimo.
Uomini di parola. Lo sono Al Pacino, Christopher Walken e Alan Arekin? Pacino è Val, ex galeotto che ritrova i due vecchi amici e decide di godersi la vita per l’ultima volta. Ma non gli vanno tutte bene, perché ci si mette di mezzo un vero gangster. Come finirà? Sorpresa. Intanto, il film è da godere: il trio fa a gara per recitare meglio uno dell’altro e condire con malinconia la vecchiaia già entrata in casa e da esorcizzare quel tanto che basta per non deprimersi. Sorridente, nonostante tutto. E con un Walken sorprendente.