I lavori di gennaio
Ecco alcune semplici e pratiche operazioni agronomiche da attuare in questo periodo.
Innanzi tutto bisogna intervenire scuotendo la neve da tutte le piante e gli arbusti con bacche (Foto).
Nelle ore più calde dei giorni di sole e se il suolo non è gelato, si possono vangare le zone non ancora lavorate e destinate ad accogliere le piante annuali, incorporando nel contempo stallatico e prodotti contro gli insetti terricoli. Nelle stesse ore arieggiate i locali in cui sono rinchiuse le piante delicate tenute in vaso per lo svernamento: il cambio d’aria è necessario ma fa fatto con prudenza per evitare sbalzi di temperatura e deleterie correnti.
Controllate la pacciamatura delle piante recentemente messe a dimora e di quelle (azalee, rododendri, camelie, ortensie, ecc.) che hanno apparato radicale poco profondo, eventualmente apportando nuovo terriccio.
Va pure ispezionato il giardino roccioso, poiché i piovaschi possono aver dilavato la terra: se non si provvede a reintegrarla, le radici delle varie essenze possono risultare danneggiate, soprattutto a causa del gelo.
Buona cosa è anche il controllo dello stato di salute di bulbi e rizomi:
– se a fioritura estiva/autunnale, posti a svernare in ambiente riparato, devono essere eliminati quelli malandati o con principio di marciume o muffa;
– se a fioritura primaverile, e quindi già interrati, vanno controllate le aiuole per porre rimedio agli eventuali danni del gelo o degli animali.
Per le piante d’appartamento mantenete l’umidità relativa dell’atmosfera interna alla casa ad un valore non inferiore al 55-60 per cento.