I grandi film tornano nelle sale
Mission Impossible
Nulla è davvero impossibile per Tom Cruise, alla quinta puntata come Ethan Hunt, deciso a evitare che la Cia smantelli la sua agenzia IMF e perciò a caccia del solito criminale a capo di un’organizzazione segreta terroristica, il Sindacato (ironie a parte…). Di ironie del resto ce ne sono un po’ lungo il film, e anche di autoironia, il che non fa male allo spericolatissimo Cruise, capace di restare aggrappato al portellone di un aereo in fase di decollo- senza controfigure – o di corse pazze in moto in fase di inseguimento. E di fughe, corse e simili è zeppo il film che ha ritmo, e che ritmo: non perde mai un colpo, mai una battuta inutile, sempre adrenalina al massimo e invenzioni a raffica. Coadiuvato da “spalle” bravissime, come Simon Pegg e Jeremy Renner e da una misteriosa agente segreto, Cruise, gemello di James Bond- ma fino ad un certo punto perché Cruise è molto meno british e molto “americano” salvamondo – non se ne lascia scappare una di avventure e di ironie. Anche su un ministro inglese in sospetto di corruzione o su un capo della Cia ambizioso fin troppo… Insomma, pure la politica prende la sua parte di punzecchiature: ma leggere, perché Cruise, produttore del film, è prudente!
Regia scattante di Christopher McQuarrie (in realtà di Cruise) in un gran spettacolo che dà quel che promette dall’inizio alla fine, perfetto in ogni dettaglio, senza un attimo di noia o di prevedibilità. E in attesa del sequel, ovvio.
Corn Island
Un piccolo capolavoro da non perdere è questo film delicato, silenzioso, di George Ovashvili del 2014, vincitore di numerosi premi. Una storia in apparenza semplice. Su un’isola nel fiume al confine tra Georgia e Abkhazia un vecchio contadino costruisce la casa di legno, semina granoturco insieme alla giovane nipote orfana. La loro intesa è fatta di sguardi, di gesti ripetuti. Lui la protegge dai soldati che occhieggiano dalla sponda opposta, dal militare ferito e ricercato che ospita in casa e turba la convivenza. Ma non sarà quest’uomo a provocare il dramma, bensì la natura. Fotografato con rara poesia, denso di silenzi interminabili, il film è una elegia di morte e di vita, di amore desiderato e inappagato, di salvezza e di morte. Uno dei pochi casi di film d’autore che valga davvero la pena vedere per lasciarsi portare dallo stupore della natura, dal timore degli uomini e da una invincibile voglia di vita, detta in pause lente e colme di luce e di terribilità.
The Gallows –L’Esecuzione
Un horror targato Warner, ma non più di tanto. Forse gli amanti del genere resteranno un poco delusi dalla storia di una rappresentazione teatrale finita male e della inevitabile vendetta postuma. Ne sono vittime gli ignari studenti con voglia di trasgressione. Salti sulla sedia non ce ne sono, ma il film è capzioso, girato con solo 15mila dollari e la macchina a mano, e si vede. Ma non è affatto male, i due registi Travis Cluff e Chris Lofing ci sanno fare.
Ancora in sala: Ant-Man, interessante film fantascientifico in 3 D in cui Pynn altera le dimensioni del suo corpo, riducendolo a livello di una formica, con conseguenze inattese e avventurose. Divertente, rilassante e spettacolare.
L’A.S.S.O. nella manica, commedia leggerina e giovanile, piacerà (forse) ai ragazzi.
Breaking Dance, la storia nota di un gruppo di giovani aspiranti ballerini che ottengono il successo. Bella musica, e tanta, a servizio delle esibizioni e di un po’ di amore.