I giochini
Uno spettacolo poco decoroso, che mina la credibilità di un Paese straordinario come il nostro. Le bizze pericolose dei politici nostrani
Se non fossimo in una situazione economicamente e finanziariamente drammatica, si potrebbe sorridere sulla credibilità politici italiani. Paiono ragazzetti impegnati da mane a sera a farsi i dispetti. C’è quello che va dal papà a denunciare il fratellino: «Babbo, sai che lui mi ha fatto questo e quest’altro, lui mi ha rubato il salvadanaio coi miei tesorucci, lui mi ha detto le parolacce, lui ha rotto il vaso ma io non c’entro nulla…».
C’è quell’altro pargolo che vorrebbe ma non può: «Mamma, se non mi compri la playstation non vengo dal dentista, se non mi dai la bicicletta di mio fratello io ti sporco di nutella tutta la cucina».
Il minore di casa vorrebbe ma nel contempo non vuole: «Babbo, io voglio salire in macchina davanti con te, se non lo fai vado ad abitare per conto mio». Salvo poi a sgattaiolare dietro, perché sul sedile posteriore si ha meno paura e si può giocare col telefonino di papà.
E la bimba di casa (i maschietti, chissà perché sono sempre in stragrande maggioranza…), tutta carina e moine, ottiene sempre qualcosa di quello che chiede, ma mai tutto. Un vestitino ma non la Barbie.
Ci sono poi gli amichetti di casa, dei poco di buono che sporcano e corrompono i figli con le figurine rubate o le immagini sporche; le mamme vorrebbero cacciarli di casa perché mettono tutto sottosopra, ma non possono, per via dei loro genitori a cui spesso debbono chiedere a loro volta il favore di tenere l’uno o l’altro dei pargoli.
Basso governo e bassa opposizione danno spettacolo. Rimane una speranza, tuttavia. Qualcuno disse, venti secoli fa: «Se non diventerete come questi bambini». Immaginava bambini vivaci ma autentici, puri di cuore e innocenti. Immaginava il figlio maggiore che aiuta il minore a fare i compiti, che lo mette in guardia dagli imbroglioni.
Quello di mezzo, poi, condivide la brioche con la sorellina, mentre il galletto di casa chiede scusa per le sue marachelle. E tutti rinunciano a mangiare il gelato perché i soldi del mese sono finiti. Chissà, non si sa mai!