I film in uscita
Il professor Cenerentolo
Umberto, cioè Leonardo Pieraccioni, è un ingegnere che per fare un colpaccio in banca ‒ finito male ‒ si trova in carcere, dove lo chiamano “il Professore”. Gode di libere uscite frequenti grazie al direttore Flavio Insinna, bonaccione che chiude un occhio volentieri, anche perché Umberto aiuta negli studi la sua (poco) ingenua figlia. L’incontro con una simpatica svitata, Morgana (Laura Chiatti), gli cambia la vita: ma come Cenerentola, a mezzanotte, egli deve scappare, cioè tornare in carcere. Il trucco è svelato, Morgana prima si ribella, poi capisce, e poi…Pieraccioni interpreta, scrive con Giovanni Veronesi e dirige il suo film, una commedia colorata e in verità prevedibile, dove non si ride troppo. La vena sembra un po’ secca e le toscanerie forse han fatto il loro tempo, nonostante Massimo Ceccherini, anch’egli coinvolto nella commedia.
Belle & Sebastien L’avventura continua
La seconda edizione del film che ha avuto un insperato successo è certo meno originale della prima, tuttavia è piacevole, rilassante. Il piccolo ribelle Sebastien ‒ interpretato da Félix Bossuet, occhi vivacissimi e buoni – si trova nel settembre del ’45 alla fine della guerra insieme all’inseparabile Belle. Attende impaziente il ritorno di Angelina, che tuttavia scompare a causa di un incidente aereo. Il ragazzino vuole ritrovarla e si trova contro tutti, ma riesce a spuntarla anche con un rude e scorbutico aviatore coinvolto nell’avventura…I pericoli non mancano come pure le sorprese per Sebastien. Avventura, amicizia, amore per la libertà e il rischio nel film diretto da Christian Duguay con una splendida fotografia della natura. Racconto corale dove il piccolo attore brilla pieno di vita. Per tutti e da non perdere.
Perfect Day
Non è facile condire umorismo e dramma. Se non altro per esorcizzare la sofferenza, l’instabilità e l’incertezza sul futuro, per cui è meglio vivere giorno per giorno. E in effetti è un giorno perfetto quello in cui Mambru, il compassato Benicio Del Toro, e l’esplosivo B (Tim Robbins) si trovano a vivere durante la guerra dei Balcani dove tra mine, pozzi avvelenati, un ragazzino orfano, una volontaria entusiasta, una ex di Mambro convivono tra guerre e ufficiali senza cuore e intelligenza. Solo l’umorismo salva dalla disperazione e dalla scarsa speranza sul futuro. Dialogato molto accuratamente, fotografato in modo scabro entro una natura che pare rimediare agli errori umani, il film corale e personale al tempo stesso fa pensare e sorridere, è brillante e dolente, ma senza mai esagerare. Merito della regia di Fernando Leòn de Aranoa e di un Benicio in stato di grazia. Da non perdere.