I disegni arrabbiati
Lodalinda, che disegna fiori e pecorelle quando è felice, colora invece con un toro infuriato la rabbia per le provocazioni di Federico, che però risponde appunto a suon di disegni, in un curioso crescendo. Un po’ commuove, un po’ incuriosisce pagina dopo pagina questo bel racconto, che è una sfida all’ultimo disegno. Ci si chiede infatti: come avrà interpretato le parole Giulia Orecchia, artista di gran talento?
E qui non solo le forme con le parole, ma soprattutto i colori incrociano eroicamente le spade. Il libro si legge e si rilegge, senza stancarsi, perché le pagine sussultano, s’inseguono, proprio come in una solenne litigata, ma assolutamente “pacifica”. Niente morti e feriti, neppure un po’ di sangue rosso carminio sul foglio!
Un serpente aggredisce una tigre, per salvare un toro arrabbiatissimo; un cow-boy neutralizza la freccia minacciosa di un indiano, un fiume ferma un bisonte… Poi sembra che Lodolinda e Federico facciano la pace.
Ci piacerebbe che altri facessero così la guerra e la pace, con sapienti giochi cromatici. E, come nel lontano 1977, la storia pare sospesa e l’ultima pagina diventa la prima di una nuova storia, di una bambina e un bambino che litigavano a colori!
Ora esco a prendermi un mare di fogli bianchi, magari da un pacco, e il rosso e il blu, che mi mancano sempre in casa. Che ci facciamo? Proviamo anche noi a disegnare e a colorare tanto tanto…
Dai 4/5 anni.