I discepoli di Gesù
È sintomatico vedere che il vangelo parla dei discepoli di Gesù non alla maniera dei maestri del tem
po (per i quali i discepoli erano semplicemente coloro che, frequentando la loro scuola, ne apprendevano gli insegnamenti e ne seguivano le dottrine), ma come di coloro che, perché messisi alla sua sequela, hanno la sua legge scritta nel loro cuore, tanto da non dover essere ammaestrati: hanno il Maestro stesso dentro di loro. Essere discepoli di Gesù provoca infatti un cambiamento profondo, radicale, non solo di mentalità, di pensiero, di cultura, ma di se stessi; significa – per usare una nota espressione di Paolo – «rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera» (Ef 4, 24). Un uomo, quindi, che pensa e agisce, sì, in maniera nuova, ma che primariamente è, nel suo essere, un uomo nuovo.
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