I custodi delle foreste
Nell'acceso dibattito che si sta svolgendo in Tasmania in merito alla custodia del prezioso patrimonio forestale dell'isola, sono entrati anche gli aborigeni: il loro rappresentante, Michael Mansell, ha infatti proposto che una parte compresa tra i 430 e i 570 mila ettari venga affidata alle cure di chi da sempre se ne è occupato: «Le foreste erano qui ben prima dell'arrivo dell'uomo bianco – ha affermato – e appartengono a noi». A gestire queste aree sarebbe l'Aboriginal Land Council (il Consiglio aborigeno per il territorio) in collaborazione con l'agenzia statale Forestry Tasmania.
Un'opportunità non solo per la tutela dell'ambiente, ma anche per gli aborigeni stessi, che spesso vivono in condizioni disagiate: secondo Mansell, si creerebbero così almeno 60 posti di lavoro per i nativi.
Ora la battaglia è tutta legale: il primo ministro locale, Lara Giddings, ha infatti bloccato l'accordo raggiunto tra gli aborigeni, l'Associazione delle industrie forestali della Tasmania e Forestry Tasmania, perché rischierebbe di scontrarsi con quanto già concordato con il governo centrale. In merito dovrebbero ora pronunciarsi sia il Parlamento federale che quello dell’isola.