I come Intercultura
Solo da pochi decenni, per effetto dell’immigrazione e della globalizzazione, la società italiana sta sperimentando l’incontro con la differenza culturale o etnica. Un fenomeno recente per cui la nostra società fatica ancora ad accettare di essere divenuta una società multiculturale e multireligiosa, al pari di altri Paesi europei.
È necessario avviare un percorso di formazione all’approccio interculturale, che promuove l’incontro tra persone di culture diverse valorizzando ad un tempo somiglianze e differenze.
Anche di questo si parlerà a Loppianolab. Al tema, infatti, è dedicato uno dei laboratori in programma “Culture diverse, un unico orizzonte: lavori in corso di educazione all’intercultura. Progetto Italia” (sabato 22 e domenica 23 settembre, Auditorium, ore 11.15).
Ad animarlo, tra gli altri, Anna Granata, curatrice di una recente novità di Città Nuova sull’argomento: Intercultura, report sul futuro, a cura di Anna Granata (pp. 216, € 18,00).
Tenere insieme unità umana e diversità delle culture: è il presupposto teorico del saggio. Non si può infatti parlare di intercultura senza considerare il valore della diversità di approcci e contesti culturali distinti, e allo stesso tempo senza avere come sfondo la comune esperienza umana.
I vari contributi riflettono sulle interazioni tra le culture, considerandole organismi viventi, in continuo e dinamico mutamento, e proponendo spunti pedagogici che invitano a guardare gli altri nella loro complessità, trovando così nella pluralità etnico-culturale e nelle relazioni autentiche un terreno fertile per la crescita e lo sviluppo della persona.