I cittadini votano con il portafoglio
Leonardo Becchetti ha fatto della responsabilità sociale dell’impresa e di un’economia capace di orientarsi alla felicità della persona le direttive dei suoi lavori e dei suoi studi. Siede nel consiglio di presidenza della Società italiana degli economisti, è a capo del Comitato etico di Banca Etica e tiene un blog sul quotidiano Repubblica dal titolo “La felicità sostenibile”. Tra i promotori della Scuola di economia civile, a LoppianoLab presenta la campagna nazionale Slot Mob e dialogherà con il pubblico su economia e legalità. Di seguito una sua riflessione sul tema in attesa di incontrarlo dal 20 al 22 settembre a Loppiano.
«L’illegalità crea un vantaggio iniquo per le imprese che non rispettano le regole e penalizza chi, invece, le regole le sceglie e le rispetta. Le istituzioni devono contrastare in maniera più efficace il fenomeno e prendere opportuni provvedimenti soprattutto verso quelle aree grigie in cui il rapporto tra economia e legislazione è difficile o va in crisi, penso al problema del riciclaggio e dell’evasione fiscale. Il serio rischio è che la forte illegalità porti a scacciare le imprese buone e lasci campo libero alle cattive. I cittadini in questo contesto possono fare molto: con la loro azione dal basso possono votare con il portafoglio e premiare le imprese socialmente più responsabili.
«Sono molto importanti le azioni dal basso perché premiano chi ha comportamenti corretti e favoriscono, al contempo, la creazione di una norma sociale che può essere il sostegno migliore e coerente da offrire al lavoro delle istituzioni. Per questo bisogna lavorare e studiare, anche a LoppianoLab, su quelle azioni civili che consentono di aumentare il capitale sociale del Paese e spingono il mercato a prestare attenzione ai valori morali. Sappiamo che il mercato è cieco e tende a privilegiare prodotti che creano dipendenza e conforto e hanno una domanda sostenuta rispetto ai prodotti che stimolano la capacità di migliorarci ma danno meno profitti. Il gioco è il bene di conforto che il mercato tende a vendere maggiormente, ma la proliferazione di macchinette e giochi d’azzardo ha creato problemi di ludopatia molto seri.
«Noi abbiamo pensato di realizzare Slot Mob, una mobilitazione su scala nazionale, perché vogliamo mostrare supporto e vicinanza a tutti quei locali pubblici che decidono di non mettere le slot machine sapendo di andare incontro ad una potenziale perdita economica. Si vuole premiare con i propri acquisti e quindi con il portafoglio quelle aziende che hanno fatto questa scelta: obiettivo finale è creare un marchio che renda riconoscibili questi locali. I giochi sono poi un terreno di riciclaggio, dove si puliscono soldi sporchi in maniera abbastanza semplice e quindi il rischio di infiltrazioni criminali è molto alto. Inoltre il proliferare del gioco d’azzardo con veri e propri templi rende anche più squallido il paesaggio delle città e favorisce il degrado urbano».