Continuando la riflessione sulla centralità della Parola di Dio nella vita spirituale, l'Autore porta l'attenzione su un modo singolare di vivere la Parola, legato a quei doni particolari dello Spirito che sono i carismi e le spiritualità ad essi connesse. Sviluppa l'originale comprensione, propria di Chiara Lubich, dei carismi come un «Vangelo vivo» che si attualizza lungo la storia della Chiesa, mostrandone le feconde implicanze per una teologia delle spiritualità. Ne emergono anche precise indicazioni metodologiche per attualizzare e rendere sempre fecondi i carismi e gli istituti religiosi da essi animati. Questi sono chiamati a vivere la propria particolare espressione evangelica nella pienezza del Vangelo e nella comunione con gli altri carismi, e ad andare al cuore stesso del Vangelo, Gesù crocifisso e abbandonato, da cui sgorga lo Spirito, sorgente di ogni carisma.