I 1700 anni dell’Editto di Milano

La visita del patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, il 20 e il 21 marzo, sarà l’evento centrale delle celebrazioni per l’inizio della libertà religiosa in Occidente. Un momento particolare di dialogo ecumenico per affermare come la fede nel Vangelo abbia costruito una cultura nuova
Basilica di Sant'Ambrogio a Milano

La visita a Milano che il patriarca Ecumenico Bartolomeo I compirà il 20 e il 21 marzo, su invito del cardinale Scola, sarà l’evento centrale delle diverse iniziative volute dalla diocesi ambrosiana per celebrare i 1700 anni dell’Editto di Milano e l’inizio della libertà religiosa in Occidente. Visita che ha un precedente: nel maggio del 1997, infatti, sua santità Bartolomeo I incontrò a Milano l’allora arcivescovo, il cardinale Carlo Maria Martini in occasione dell’Anno Santambrosiano.

Momenti principali della visita saranno la preghiera ecumenica presso la Chiesa greco-ortodossa di Santa Maria Podone, la visita della mostra “Costantino 313” a Palazzo Reale, la lectio a due voci con il cardinale Scola sul tema “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” e la preghiera ecumenica presso la Basilica di Sant’Ambrogio.

Intanto l’anno costantiniano è iniziato il 6 dicembre scorso, vigilia della solennità di Sant’Ambrogio. Non esiste una data precisa dell’Editto, ma è probabile che l’intesa tra Costantino e Licinio – da cui proviene il rescritto chiamato “Editto di Milano” – risalga al febbraio 313. Su queste ipotesi è collocata la visita di Bartolomeo I il 20 e il 21 marzo. Sarà l’evento centrale delle diverse iniziative volute dalla diocesi ambrosiana per celebrare i 1700 anni dell’Editto di Milano e l’inizio della libertà religiosa in Occidente. Nello specifico, si tratta di un momento ecumenico che privilegia il dialogo con le Chiese d’Oriente, si punta così a richiamare come i grandi dogmi che strutturano la fede comune – il dogma trinitario e quello cristologico dell’incarnazione – hanno contribuito a costruire la cultura occidentale, innestandovi un’idea unica e originale dell’uomo e del bene comune.

La fede cristiana è all’origine di una declinazione inedita del rapporto religione-potere, che ha consentito lo sviluppo delle culture e delle società occidentali, capaci di mettere al centro l’uomo e le esigenze di libertà, felicità e compimento che lo costituiscono come persona. Tra maggio e settembre, le principali istituzioni accademiche milanesi promuoveranno alcuni convegni storico-culturali. A cominciare da quello di fine maggio, con le università Cattolica e degli Studi e dalla Biblioteca Ambrosiana, a quello curato dalla Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale.

Per fine settembre ancora un terzo evento, che coinvolgerà la sfera civile e il dialogo con le grandi religioni. In questo senso è già stato suggerito un invito al Comune per l’organizzazione di un incontro delle città che hanno avuto un particolare rapporto con Costantino – Gerusalemme, Istanbul, Milano, Nis, Roma,Treviri, York – e l’organizzazione di un incontro tra le grandi religioni, con al centro il Forum delle Religioni e la firma della “Carta d’intenti” o “Carta di Milano2013”. La solenne conclusione sarà un secondo grande evento ecumenico in occasione della festa di Sant’Ambrogio 2013, onde rilanciare l’annuncio della fede cristiana, richiamare la forza del Vangelo nel trasformare le culture e le società e dare l’appuntamento all’Expo 2015 per sottolineare il ruolo positivo di annuncio e di testimonianza che le Chiese e le comunità cristiane potranno giocarvi.

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