Holi, festa di primavera e del bene
India e Nepal accolgono l'arrivo della nuova stagione con calore e...colore.
La festa di Holi è un momento importante per tutti gli indù nel mondo. In India – soprattutto nel nord – ed in Nepal la vita si ferma per celebrare questa festa, nota anche come la celebrazione dei colori e della primavera. Ma anche le comunità in diaspora – Suriname, Sud Africa, Trinidad e Tobago, Inghilterra, Usa ed Australia – festeggiano con calore e colore.
Holi, infatti, vede milioni di persone nelle strade e nelle piazze colorarsi a vicenda con polveri sgargianti ed acqua colorata. Si crea un clima di gioia contagiosa, anche se a volte non mancano incidenti a causa di coinvolgimento di persone che non amano queste manifestazioni. In generale però tutti celebrano con trasporto. Gli stessi politici ci tengono a farsi riprendere mentre si colorano con parenti ed amici. Alla gente piace vedere il giorno successivo le foto dei vip tutti colorati pubblicate da varie testate.
È un momento in cui le divisioni fra comunità sociali, linguistiche e religiose spariscono. Holi è anche la festa di primavera: cade ogni anno fra febbraio e marzo, in occasione del plenilunio del mese di Phalguna, secondo il calendario indù. La notte precedente è rischiarata da una miriade di falò che bruciano per ricordare la fuga miracolosa del giovane Prahalad, devoto di Vishnu, dalla demone Holika che intendeva darlo alle fiamme. Il giovane, grazie alla sua fede incrollabile in Vishnu, scampò illeso, mentre Holika morì fra le fiamme. Per questo, come varie delle celebrazioni del calendario indù, anche Holi ricorda, in un certo senso, la vittoria del bene sul male.
Il cambio climatico, che sempre avviene con la celebrazione di Holi è preludio alla torrida estate dei mesi di aprile e maggio.