Hera: un’agenzia europea per le future crisi sanitarie
Lo aveva annunciato nel suo discorso sullo stato dell’unione del 2020, Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione europea, nonché ribadito nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 2021: così, è stata inaugurata l’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera), con la finalità di prevenire, individuare e rispondere rapidamente alle emergenze sanitarie. L’Hera dovrebbe analizzare le minacce e prevedere le potenziali crisi sanitarie grazie alla raccolta di informazioni e al rafforzamento delle capacità di risposta necessarie. In caso di emergenza, l’Hera garantirà lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di medicinali, vaccini e altre contromisure mediche, quali guanti e mascherine, spesso assenti durante la prima fase della risposta al coronavirus Covid-19.
Prima di una crisi sanitaria, nella fase di preparazione, l’Hera collaborerà strettamente con altre agenzie sanitarie nazionali e dell’Ue, con l’industria e con i partner internazionali per migliorare la preparazione dell’Ue alle emergenze sanitarie. L’Hera procederà alle valutazioni delle minacce e alla raccolta di informazioni, elaborerà modelli per prevedere un’epidemia e, entro l’inizio del 2022, individuerà e agirà su almeno tre minacce ad alto impatto, compensando eventuali lacune nelle contromisure mediche, anche attraverso reti e piattaforme di sperimentazione clinica a livello dell’Unione per la condivisione rapida dei dati.
Nel caso in cui sia dichiarata un’emergenza di sanità pubblica a livello europeo, l’Hera potrà passare rapidamente alle operazioni di emergenza, ricorrendo ad esempio a un celere processo decisionale e all’attivazione di misure di emergenza, sotto l’egida di un consiglio incaricato di occuparsi delle crisi sanitarie. Ancora, l’agenzia attiverà finanziamenti di emergenza e avvierà meccanismi per il monitoraggio, lo sviluppo di nuovi prodotti mirati, le procedure di acquisizione e l’acquisto di contromisure mediche e di materie prime.
Inoltre l’Hera instaurerà uno stretto dialogo con l’industria, svilupperà una strategia a lungo termine per la capacità produttiva e per gli investimenti mirati e affronterà le strozzature della catena di approvvigionamento per le contromisure mediche. L’autorità promuoverà gli approvvigionamenti e affronterà le sfide connesse alla loro disponibilità e distribuzione e aumenterà la capacità di stoccaggio per evitare carenze e strozzature nella logistica. L’Hera rafforzerà inoltre le conoscenze e le competenze su tutti gli aspetti delle contromisure mediche negli Stati membri. Oltre alla produzione dell’Ue di contromisure mediche, sarà istituito un inventario degli impianti produttivi, delle materie prime, dei materiali di consumo, delle attrezzature e delle infrastrutture al fine di disporre di un quadro chiaro delle capacità dell’Ue.
Le attività dell’Hera potranno contare su un bilancio di 6 miliardi di euro provenienti dall’attuale quadro finanziario pluriennale per il periodo 2022-2027, di cui una parte proverrà dall’integrazione di NextGenerationEU. Anche altri programmi dell’Ue, quali il dispositivo per la ripresa e la resilienza, REACT-EU, i fondi di coesione e il programma InvestEU in seno all’Ue, e lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale al di fuori dell’Ue, contribuiranno a sostenere la resilienza dei sistemi sanitari. L’importo complessivo, contando i 6 miliardi di euro di cui sopra, ammonterà quindi a quasi 30 miliardi di euro nel prossimo periodo di finanziamento e sarà ancora maggiore se si considerano gli investimenti a livello nazionale e nel settore privato.
Per garantire un avvio rapido e sulla scorta dell’esperienza dell’incubatore Hera, lanciato nel febbraio 2021, l’Hera sarà istituita come struttura interna della Commissione europea e sarà pienamente operativa all’inizio del 2022. Il suo funzionamento sarà riesaminato e adattato su base annuale fino al 2025, quando sarà effettuata una revisione completa.
Ursula von der Leyen, ritiene che l’Hera rappresenti «un altro tassello di un’Unione della salute più forte e un importante passo avanti per la nostra preparazione alle crisi». Ella si è detta sicura che con «l’Hera ci assicureremo di disporre delle attrezzature mediche necessarie per proteggere i nostri cittadini dalle future minacce sanitarie», poiché l’agenzia «sarà in grado di adottare rapidamente decisioni per salvaguardare le forniture».
Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione europea con delega alla Promozione dello stile di vita europeo, sottolinea che «la missione dell’Hera è chiara: garantire la disponibilità, l’accesso e la distribuzione di contromisure mediche nell’Unione. L’ Hera è la risposta dell’Ue per anticipare e gestire le emergenze. L’Hera disporrà del peso e del bilancio necessari per collaborare con l’industria, gli esperti medici, i ricercatori e i nostri partner globali al fine di garantire che le attrezzature, i farmaci e i vaccini essenziali siano rapidamente disponibili se e quando saranno necessari. Abbiamo appreso che per combattere la pandemia di Covid-19 e le future emergenze sanitarie, la cooperazione è l’unica via possibile».
Le fa eco Stella Kyriakides, commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, secondo la quale «l’Hera è un elemento essenziale di una forte Unione europea della salute. Grazie all’Hera saremo in grado di anticipare le minacce attraverso l’analisi delle tendenze emergenti, di coordinare le nostre azioni per reagire tempestivamente attraverso lo sviluppo, l’acquisizione e la distribuzione di contromisure mediche essenziali a livello dell’Ue. Si tratta di una struttura di sicurezza sanitaria unica che ci consente di rimanere all’avanguardia. La sicurezza sanitaria nell’Ue sta diventando un impegno collettivo. Dopo quasi due anni caratterizzati da una pandemia devastante, l’Hera è un simbolo del cambiamento di mentalità in materia di politica sanitaria a cui tutti dobbiamo aderire in quanto agendo insieme siamo più forti e capaci di fare davvero la differenza per la sicurezza sanitaria dei nostri cittadini».
Mariya Gabriel, commissaria europea per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani ricorda come «le contromisure mediche sono cruciali al fine di combattere le minacce sanitarie. La Commissione è stata in prima linea nella lotta contro la pandemia, ma occorre fare di più per essere meglio preparati per la prossima crisi. La ricerca e l’innovazione saranno un elemento centrale dell’Hera, in quanto la nuova autorità si propone di promuovere e sostenere lo sviluppo delle tecnologie mediche e la loro produzione».
Thierry Breton, commissario per il Mercato interno, sottolinea che con l’Hera facciamo il punto sugli insegnamenti appresi dalla crisi: non possiamo garantire la salute dei nostri cittadini senza una capacità industriale nell’Ue e senza catene di approvvigionamento ben funzionanti. Siamo riusciti a migliorare la produzione di vaccini contro la Covid-19 in tempi record, per l’Europa e il resto del mondo, ma dobbiamo essere meglio preparati alle future crisi sanitarie. L’Hera creerà capacità di produzione nuove e adattabili e garantirà catene di approvvigionamento sicure per aiutare l’Europa a reagire rapidamente in caso di necessità».