Happening della solidarietà a Palermo

Diciottesima edizione dell’evento  promosso dal Consorzio di Cooperative Sociali Sol.Co.nello splendido scenario del Real Teatro Santa Cecilia. Due giorni di dibattiti sui temi del lavoro, povertà, immigrazione e inclusione sociale

Palermo, per due giorni, è stata la Capitale nazionale del Terzo Settore. Il 30 novembre e l’1 dicembre scorsi, infatti, l’Happening della Solidarietà 2017 ha riunito 25 ospiti che, ciascuno con le sue esperienze lavorative e di vita, hanno apportato un grande contributo a una riflessione su quello che sarà il futuro del nostro welfare negli anni a venire. È possibile creare una nuova economia del lavoro e dello sviluppo in un sistema, come quello italiano, in cui lo stato sociale sembra al collasso? La risposta è positiva e ci racconta di una strada in salita e difficile da intraprendere ma che, comunque, rimane l’unica da percorrere. Nella nuova idea di welfare un ruolo centrale sarà quello svolto dagli enti del Terzo Settore che, man mano, vanno sostituendo lo Stato nella fornitura di assistenza, assicurazione e sicurezza sociale.

L’unico modo per far sì che questa sorta di Rivoluzione copernicana possa andare in porto è permettere al Paese di riscoprire un valore fondamentale: quello della solidarietà sociale. Coesioni culturali, dunque, come cardine di una nuova idea di sistema economico: lo ha ribadito nel corso della prima sessione di lavori Giuseppe Notarstefano (economista e Vicepresidente di Azione Cattolica), secondo cui le tre sfide del futuro sono quelle di «creare buon lavoro, rimettere al centro le persone tornando al protagonismo dei territori e trasformare l’economia». Il Sistema Paese, secondo il direttore generale di Federcasse Sergio Gatti, deve basarsi su uno schema che “punti su lavoro e reddito, lasciando in secondo piano la finanza e le sue rendite”.

Coesione vuol dire, soprattutto, tendere una mano a chi è più in difficoltà: si è parlato dunque di povertà materiale e culturale, profittando anche dell’avvio del nuovo Reddito di Inclusione Sociale. Lorenzo Lusignoli di Cisl e Alleanza Contro la Povertà ci ha ricordato di come la povertà assoluta, negli anni della crisi, abbia rotto gli argini coinvolgendo in tutto il Paese. In tal senso il REI può avere un ruolo fondamentale, «dando un sostegno economico di base, prendendo in carico la persona e creando un vero e proprio patto di inclusione socio-lavorativa».

Parlare di ultimi, poi, vuol dire rivolgersi anche agli immigrati. In un dibattito moderato dal nostro Direttore Aurora Nicosia, Paolo Rozera di Unicef Italia si è concentrato sulla «necessità di accostare etica ed accoglienza, provando a risvegliare la coscienza e il cuore di persone, comunità e istituzioni». Giuseppe De Mola di Medici Senza Frontiere ha invece ribadito le perplessità sul numero eccessivo di migranti che escono dal sistema dell’accoglienza, ritrovandosi in strada (6-7 su 10). Creare le fondamenta di un nuovo welfare che si prenda cura dei più fragili passa anche dall’analisi del “Dopo di Noi”. Giovanni Cupidi, attivista per i diritti delle persone con disabilità, ci ricorda con le sue parole la drammaticità della situazione attuale: «non ho un progetto di vita. Ho tante ambizioni, ma mi mancano gli strumenti per realizzarli». Il sottosegretario alla Salute Davide Faraone rivendica i passi avanti compiuti dal Governo, con la consapevolezza che però c’è molto da fare, anche a causa dell’effetto boomerang legato alle grandi differenze esistenti tra le varie regioni a livello di sistema socio-sanitario.

Cambiare visioni e prospettive, dunque, per far ripartire il Paese. Il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando lo ha precisato, ribadendo la necessità che banche e imprese debbano «cominciare ad agire secondo logiche culturali di welfare», rendendo conto alla società di quello che è il loro ruolo. Un cambiamento che, come ci ricorda la giornalista del Tg1 Giovanna Rossiello, passa dalla necessità di «capovolgere la situazione per cui i migliori perdono ogni convinzione, mentre i peggiori sono pieni di appassionata intensità».

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