Halloween: uno scherzetto alternativo
Oggi è la festa di Halloween e molti genitori si pongono vari interrogativi sul fatto che i figli vogliano partecipare a questa festa. Facciamo una breve riflessione. Halloween è una festività di origine celtica, che nel XX secolo ha assunto negli Usa forme macabre e commerciali. Le manifestazioni di questa festa sono varie, dalla sfilata in costume ai giochi dei bambini che girano di casa in casa dicendo “dolcetto-scherzetto”.
La caratteristica simbolica è quella legata alla morte e all’occulto, il tipico simbolo è la zucca con intagliata una faccia sorridente, illuminata dalla candela. Ma riflettiamo: è veramente esoterica? Padre Amorth, grande esorcista morto qualche tempo fa, sosteneva che Halloween non è una festa, ma un evento inquietante, costruito con lo scopo di ironizzare, con l’uso delle maschere, su ciò che è male, per farlo passare come un divertimento innocente. È il capodanno dei satanisti, la notte dell’occulto, i cui effetti sono malefici. Bisogna quindi fuggire da tutti i simboli di Halloween, che sono porte sataniche. Fin qui p. Amorth, che ritiene che Halloween sia opera del demonio.
Forse però occorre fare chiarezza, correndo il rischio da una parte di essere tacciati di difendere satana se si sdrammatizza, dall’altra di esagerare nella preoccupazione. Personalmente penso che Halloween sia sostanzialmente una mascherata, un evento al 100 per 100 commerciale. Sono convinto che nessun ragazzo veda gli effetti esoterici che alcuni pensano di presentare.
Certo bisogna evitare due errori: il primo è drammatizzare dando a questo evento l’importanza che non ha, cioè quella di rievocare effetti satanici sulla morte. Dall’altra di banalizzare troppo. I genitori dovrebbero spiegare ai loro figli che Halloween è solo un evento in maschera, una carnevalata, sottolineando che non contiene nulla di esoterico.
Contemporaneamente dovrebbero incoraggiare i figli ad essere sempre aperti all’amore e all’altruismo, anche durante questa festa: che cerchino quindi le persone più deboli e più sole. In questo modo lo scherzetto viene fatto al demonio: utilizzare quello che apparentemente sembra una sua festa per manifestare l’amore nei confronti delle altre persone e la gioia del divertimento.
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