Hachiko, storia di un cane

È il riadattamento, in chiave americana, di un famoso racconto giapponese per bambini, basato su fatti reali, sull’amicizia fra un cane e il suo padrone. Hachiko è un cane di razza akita, una razza indipendente che sceglie il padrone liberamente, non si fa comprare dalle coccole. Ma una volta scelto, gli è fedele per sempre, da quando è il cucciolo che il professor Parker Wilson (Richard Gere) trova abbandonato alla discesa dal treno e che, dopo le prime riluttanze da parte della moglie (Cate Wilson), decide di tenere. Ogni giorno il cane accompagna e poi attende alla stazione il professore. Anche quando questi morirà, continua la sua attesa, sempre allo stesso posto, circondato dall’affetto della gente, fino a morire di vecchiaia. Il racconto, per quanto sembri fiabesco, è reso dalla regia delicata di Lasse Hallstrom una storia di sentimenti autentici, poggiati sul valore della fedeltà nell’amore: se infatti il professore e sua moglie si amano fedelmente da decenni, anche il cane vivrà la sua vicenda di amicizia con l’insegnante con eguale dedizione. Nulla di stucchevole né di pesante condiziona il ritmo del film, anche perché Gere, insieme all’intero cast, è assai misurato nella recitazione e la sceneggiatura non conosce quelle pause mielose che a volte rovinano i racconti del genere. Adatto ai piccoli e ai grandi.

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