Guglielmo Marconi e Chiara Lubich, vite parallele
Avendo un grande piacere a scoprire il significato profondo ed autentico delle parole ho ricercato il termine azzardo ed ho scoperto che oltre a “dado”, che riporta al significato comune del termine, andando più a fondo può voler dire, derivandolo da Sahara, “essere bianco”, “splendere”.
A questo punto, confortato dall’etimo, giudico meno “azzardato” il Convegno svoltosi il 6 di aprile a Rocca di Papa, di cui ideatore è stato Liborio Rabita, ammiraglio in pensione. Fortemente coinvolto e affascinato dalla vita dei due personaggi del Novecento: Chiara Lubich e Guglielmo Marconi, ha voluto mettere a confronto le loro vite, condividendo l’idea con l’amministrazione della cittadina dei Castelli Romani. Non poteva mancare la Radio Vaticana – che nel febbraio 1931 trasmise le prime parole di un Papa: Pio XI, grazie alle scoperte di Marconi – con la presenza del giornalista Alessandro De Carolis, quale moderatore.
Per chi ancora non fosse convinto, cerchiamo di diradare le nubi del dubbio.
Intanto chiariamo che Chiara e Guglielmo non si sono mai incontrati: troppo giovane lei, nata nel 1920, più anziano, lui morto nel 1937.
Certamente li accumuna il fatto che due giovani poco meno che ventenni, si ritrovano casualmente, uno bolognese, ad Oropa famoso Santuario alpino piemontese dedicato alla Madonna Nera, dove davanti a immensi spazi e verdeggiante natura, il giovane scienziato intuì che la telegrafia senza fili avrebbe potuto collegare, in pace, gli uomini affinché potessero scoprire l’immensità della comunicazione per il bene dell’umanità. Mentre, la ragazza di Trento, alla stessa età, nel santuario di Loreto, nelle Marche, intuì la nuova via che Dio le indicava per dare vita ad un’Opera che contribuisse all’Unità dell’Umanità.
Entrambi poi più avanti, dall’alto di Rocca di Papa, località dei Castelli Romani, lanciarono segnali chiari, l’uno nel senso più tecnico del termine, l’altra con la stessa intensità, ma in senso più spirituale, che vennero captati e, in qualche modo, cambiarono le loro vite e quelle di tanti.
Sergio Rondinara, ingegnere nucleare e Professore di Epistemologia all’Istituto Universitario Sophia, ha tracciato, prendendo spunto da Plutarco, le vite parallele tra Chiara e Guglielmo riconoscendo loro: l’intuizione iniziale, la fedeltà ad essa e la perseveranza nonostante i forti venti contrari
Inoltre entrambi non avevano seguito studi universitari, ma riconosciuti meritevoli dal Mondo Accademico dei 5 Continenti con 16 lauree honoris Causa in diversi campi del Sapere. Altri punti in comune sono le numerose cittadinanze onorarie nel mondo.
La passione scientifica dell’uno, si incrocia con la passione “sostanziale” dell’altra, verso il mondo della Comunicazione, del “Connettersi” nel suo significato più profondo.
Alla conoscenza di Chiara Lubich hanno contribuito Maria Rita Cerimele, che per il Movimento dei Focolari mantiene i contatti con la Città di Roma. Cesare Borin, incaricato del settore Informatico dello stesso Movimento, ha ripercorso la passione di Chiara verso questo mondo che le ha fatto usare tutto l’evolversi del “comunicare” con lo scopo di creare una Comunità Interplanetaria con chi condivideva il suo Ideale a partire dalle lettere – centinaia e centinaia se ne conservano negli archivi del Movimento – passando poi ai primi magnetofoni a nastro, alle prime cineprese super8, fino all’odierno uso dello streaming. Quando iniziò l’era delle parabole, per collegamenti multimediali, fu individuato un posto strategico nel giardino della sua casa e lei, anticipando i timori che la cosa potesse disturbare, non accettò nessuna siepe che potesse oscurare quella visione, in quanto la parabola poteva diventare una sorta di monumento al Mondo Unito.
Da quel momento iniziarono particolari collaborazioni con Enti Scientifici quali ESA (Ente Speziale Europeo) ASI (Agenzia Spaziale Italiana) ed ESRIN (Centro europeo per l’osservazione della Terra) per progetti di Comunicazione in Africa e in altre realtà del mondo.
Di Marconi hanno presentato le varie fasi della vita e delle ricerche scientifiche: l’ammiraglio Silvano Benedetti della Marina Militare La Spezia, e il prof. Giovanni Cancellieri del Centro Radioelettrico Sperimentale G. Marconi di Santa Marinella, vicino Roma, da poco ricostituito e aperto alle visite per mantenere in vita il lavoro e il genio dello scienziato bolognese le cui scoperte hanno rivoluzionato la vita accompagnandola oggi con disinvoltura nella Civiltà globale.
La sfida ora è quella di cogliere l’azzardo, nel senso di splendente, di questi protagonisti dell’Era della Comunicazione e, usando il Pc o lo smartphone, prendiamo, al di là di altre mille suggestioni, anche quella del Mondo Unito, eredità delle vite parallele di Chiara e Guglielmo.