Grottaferrata e l’unità

Un giardino in onore di Chiara Lubich.
Un giardino in onore di Chiara Lubich

Correva l’anno 1004 quando il monaco basiliano Nicola, personaggio di primo piano del suo tempo, canonizzato poi come san Nilo, fondò l’Abbazia greca di Grottaferrata. Da oltre un millennio Grottaferrata è riferimento per i vari monasteri di rito bizantino presenti in Italia e rappresenta un continuo invito, di preghiera e di vita, per il ritorno alla piena comunione tra tutte le Chiese e confessioni cristiane.

 

Proprio qui, all’inizio degli anni Sessanta, è sorto un centro di formazione del Movimento dei focolari cui hanno iniziato a partecipare giovani venuti da tutto il mondo, dando vita a ad una vasta comunità presente anche nel territorio dei comuni limitrofi, denominata Mariapoli e cioè piccola città di Maria per lo spirito che la anima. Uno spirito che anche in questo caso si ispira al grande obiettivo dell’unità.

 

L’unità pare quindi essere la vocazione di questa cittadina che accoglie, ispira e sostiene questo obiettivo universale. E proprio quest’anno Grottaferrata ha voluto rendere testimonianza al pensiero e all’opera di Chiara Lubich istituendo in sua memoria un giardino, situato proprio davanti al primo luogo dove si è accesa questa esperienza di focolare, al centro del quale si erge un ceppo-ricordo che riporta un detto di Chiara, via verso un mondo più unito: “Amare tutti, Amare sempre, Amare per primi”.

 

In questo ridente paese dei Castelli Romani ha trovato sede il movimento Famiglie Nuove fin dalla sua fondazione nel 1967. E dal 1998 anche Azione per Famiglie Nuove onlus, con i servizi di cui parliamo nel presente fascicolo.

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