Green Zone
2003: l’occupazione americana a Baghdad e l’inutile ricerca delle armi di distruzione di massa. Il maresciallo Matt Damon indaga, finché scopre l’iniqua menzogna. Storia tratta da un romanzo, basata su fondamenti veri. Scontri armati duri, passaggi dei militari tra la folla inferocita, inseguimenti con tecniche avanzate, carceri buie. Cineprese in mano e montaggio vorticoso, fotografia sporca dai colori decisi, suoni dal vivo e musica incalzante: coinvolgimento adrenalinico dall’inizio alla fine. Il film piace e convince per la figura coraggiosa e onesta dell’interprete e per la conquista della verità: importante, anche se tardiva.
Regia di Paul Greengrass; con Matt Damon, Amy Ryan.
Valutazione della commissione nazionale film: consigliabile, problematico (prev.)