Green Smile, fattoria per ragazzi disabili

Un’azienda agricola che, per volere dei suoi proprietari, si è trasformata in una fattoria socio-educativa dove ragazzi con sindrome di Down, autistici e con problemi psichici possono dedicarsi alla semina, al raccolto e alla cura degli animali. Per ritrovare fiducia in se stessi e negli altri
Grren smile

Nel 2015 Ambrogio Alberio e sua moglie Elisabetta decidono di dare vita al progetto “Green Smile” trasformando la loro azienda agricola “La Cavallina”, in una fattoria sociale per dare una possibilità di crescita e di cura ai ragazzi diversamente abili e con problemi psichici.

 

La fattoria, che si trova a Guanzate (CO), è circondata dal Parco Lura, lontana dai centri abitati e immersa nel verde, è iscritta all’albo delle Fattorie Sociali della Regione Lombardia ed è stata la prima delle sei fattorie sociali ora presenti nella regione.

 

Ad oggi, sono 15 i ragazzi con sindrome di Down che quotidianamente si occupano della semina, della lavorazione della terra e dell’orto, del raccolto di frutta e verdura e della cura degli animali. Un modo diverso per aiutare questi ragazzi che, attraverso le attività agricole, non solo hanno trovato un lavoro ma possono mettere in pratica le proprie potenzialità ritrovando fiducia in se stessi e negli altri.

 

Elisabetta, operatrice socio sanitaria, ha avuto l’intuizione e accompagna i ragazzi in questo percorso di crescita. Nella fattoria li aiuta ad occuparsi degli animali, dalla pulizia dell’ambiente all’alimentazione. Il contatto in questo caso non solo produce forti emozioni, ma aiuta i ragazzi a prendersi cura dell’altro e di se stessi. Lo stesso vale per la cura dell’orto e delle piante: i ragazzi con diverse abilità imparano che per un buon risultato bisogna impegnarsi ogni giorno. Ad ogni traguardo raggiunto la loro autostima cresce e di conseguenza il benessere psico-fisico.

 

La fattoria diventa così un luogo di cura alternativo, le terapie sono legate alle attività nel verde, a laboratori didattici e creativi e al rapporto con gli animali, grazie anche alla presenza di un’equipe di educatori professionali, pedagogisti e psicologi che seguono i ragazzi durante tutta la giornata lavorativa.

 

Ad aiutare i due proprietari, ci sono anche alcune cooperative sociali regionali che si occupano dell’inserimento di persone disabili in contesti lavorativi e dell’istruzione e formazione professionale in ambito agrario, con l’obiettivo di insegnare un mestiere e dare un futuro a chi altrimenti troverebbe non poche difficoltà.

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