Grecia: governo sotto pressione per i piloti turchi

Richiesta da Istanbul l’estradizione dei militari atterrati sul suolo greco. In attesa della decisione sulla richiesta di asilo, la situazione resta instabile
palazzo presidenziale Atene

Come se non bastassero i grossi scogli che il governo deve superare, da pochi giorni se ne è aggiunto un altro di carrattere politico-diplomatico: il giorno dopo il colpo di stato in Turchia, sei piloti e due ingegneri turchi, col mayday, sono atterrati con un Black Hawk nella città di Alessandropoli, situata nella parte orientale di Macedonia. Dopo l’atteraggio i piloti, che non erano armati, non hanno resistito alla polizia greca, anzi erano cooperativi e hanno chiesto asilo politico.

 

La senteza della Corte è stata di due mesi in prigione per l’entrata illegale al paese, con sospensione per tre anni. Ma il gruppo di turchi è rimasto in prigione in attesa del risultato della richiesta di asilo. I piloti hanno sostenuto che non erano coinvolti nel golpe, che trasportavano soldati e civili feriti, e che la loro vita sarebbe in pericolo in caso di estradizione. La giustizia greca ha creato un problema politico riconoscendo l’entrata illegale al paese, ma assolvendo i piloti per il volo illegale, ammettendo che erano in pericolo e sotto stato di minaccia.

 

Il presidente turco ha subito chiesto l’estradizione dei piloti, ma la risposta del premier greco è stata che sarà rispettato il diritto internazionale e la Convenzione Europea dei diritti umani. La procedura per l’asilo durerà parecchi giorni, ma intanto la situazione diventa critica per vari motivi: da una parte il diritto internazionale deve essere rispettato, ma dall’altra parte le minacce della Turchia per un peggioramento nei rapporti tra i due paesi in caso di non estradizione creano grandi preoccupazioni.

 

Inoltre, c’è la possibilità di un aumento dei flussi di profughi, in parte a causa del problema specifico e in parte di eventuale mancata applicazione dell’accordo UE- Turchia. In parallelo, c’è anche un’altra preoccupazione: altri militari turchi potrebbero chiedere chiedere asilo politico arrivando nelle isole greche e aggravando la già difficile situazione.

 

Nel frattempo i piloti sono stati trasferiti al Servizio Centrale di Asilo di Atene per ragioni di sicurezza, visto che gruppi di turchi (cittadini greci) hanno creato problemi nella corte di Alessandropoli. La situazione è critica e non si sa se il premier sarà in grado di gestire una situazione esplosiva sotto molti punti di vista.

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