Grazie Endeavour

L’ultimo lancio dello shuttle.
Shuttle

In questo momento, nella Stazione spaziale internazionale (Iss) in orbita intorno alla Terra ci sono 12 astronauti, di cui ben due italiani: Paolo Nespoli e Roberto Vittori arrivato con l’ultimo viaggio della Endeavour. «Siete la punta avanzata dell’umanità che esplora nuove possibilità per il nostro avvenire», ha esclamato il papa in collegamento con loro. E Vittori: «Il nostro pianeta è bellissimo. La bellezza cattura la nostra attenzione e il mio cuore». 

 

Parole che arrivano proprio mentre l’esplorazione spaziale volta pagina. Come quando nel 1975 finì l’avventura dei moduli Apollo sulla Luna e, dopo qualche esitazione, nel 1981 cominciò l’era degli shuttle, navette riutilizzabili per portare in orbita terrestre uomini e materiali. Così oggi, dopo più di 130 lanci, la gloriosa flotta va in pensione. Cosa ci sarà domani? Difficile dirlo: sonde automatiche di basso costo, risparmio nei budget, razzi in affitto, navette private, turismo spaziale, competizione tra Paesi emergenti. Sicuramente un impegno di tipo diverso, per cui dovremo forse ritrovare motivazioni e parole d’ordine. Commercio e interessi economici o bellezza e avventura? Forse entrambi. La strada dello spazio è comunque aperta.

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