Grazia, Disgrazia, Fortuna e Provvidenza: il determinismo di Abelardo alla prova autobiografica
In the twelfth century Peter Abelard developed a deterministic theory on the basis of his theological conception of the Trinity. This determinism left no place for chance or randomness in human history. Abelard maintained this at a theoretical level, but how did he understand the dramatic events of his own life? His autobiography, Historia Calamitatum, with the burning of his books and the condemnation of his thought, and with his illicit love affair with Heloise, was a test case for determinism. It was a test that Abelard not only overcame, but one that opened up a way of understanding the relationship between human freedom and providence, one that can also indicate the role both of evil in creation and of suffering in history.
In generale, chiunque affronti il problema del determinismo deve rendere conto, in primis, della compatibilità di tale posizione con il libero arbitrio. La domanda di fondo è costante: quale ruolo rimane alla libera volizione umana in una storia prefissata secondo direttrici date? Il profilo politico della questione non può essere eluso, al cospetto dell’odierna affermazione – almeno sul piano teorico – della validità dei principi del liberalismo politico e degli ideali democratici.
Per questo il determinismo è sempre un problema: la sua affermazione necessita di una concezione metafisica della storia, la sua espressione deve tentare il raccordo con il libero arbitrio, le sue argomentazioni sono sottoposte al vaglio critico del mutamento storico.