Grandi speranze per il futuro

E' ormai alle ultime battute il sinodo dei vescovi africani. Ne parliamo con mons. Lebeaupin, nunzio apostolico in Kenya.
mons Lebeaupin

«Il Sinodo favorirà la conversione alla vita del Vangelo nel continente africano», ci sottolinea l’arcivescovo Paul Alain Lebeaupin, nunzio apostolico in Kenya. Egli prevede «che alimenterà grandi speranze per il futuro», dopo che il documento preparatorio dei lavori, consegnato ai vescovi africani da Benedetto XVI in Camerun nel marzo scorso, è stato al centro di una vasta riflessione.

Le nuove generazioni hanno trasformato università e college, centri diocesani e parrocchiali in “laboratori” di confronto sui temi cruciali del Sinodo. Ad aprile Nairobi (Kenya) ha ospitato un convegno di studenti dei dieci Paesi dell’Africa orientale. Ad inizio agosto, circa seimila giovani dal Rwanda, Repubblica democratica del Congo e Burundi hanno raggiunto Bujumbura, capitale burundese, per condividere le loro vicende di cittadini di Paesi ancora attraversati da tensioni e conflitti.

«Nel corso della storia – commenta il nunzio – si è spesso visto che i conflitti sono sorti a motivo delle differenze culturali. Le riflessioni del Sinodo promuoveranno sicuramente uno studio approfondito della realtà africana in rapporto al Vangelo, mentre ogni cristiano sarà invitato a confrontare il proprio modo di considerare anche le diversità culturali alla luce della Parola».

Ma non solo. Il Sinodo potrà maturare «una profonda presa di coscienza da parte di tutti i cristiani – e dei laici in particolare – della propria responsabilità nella comprensione e nell’attuazione di una vita più pienamente cristiana».

Un approccio che richiede – e il nunzio non lo nasconde – formazione e purificazione continua in rapporto al Vangelo nella vita quotidiana. «La vera riconciliazione nascerà dalla profonda coscienza di ogni cristiano circa le reali conseguenze delle proprie scelte e azioni in tutti gli ambiti, dalla politica all’economia, alla cultura».

Al riguardo l’arcivescovo Lebeaupin è convinto che «questo Sinodo inviterà i cristiani in Africa a riflettere maggiormente su un rinnovato impegno per la pace e su una lotta più decisa contro la corruzione. E la Chiesa potrà meglio porsi a servizio dello sviluppo integrale dei diversi popoli nella varietà delle situazioni locali».

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