GP di Monza: Leclerc re d’Italia

Dopo il miracolo a Zandvoort, Charles Leclerc trionfa a Monza: è lui il re d’Italia
Charles Leclerc della Scuderia Ferrari celebra sul podio la sua vittoria al Gran Premio di Formula 1, Monza, 1 Settembre 2024. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Un rientro post pausa estiva dolcissimo per i tifosi della rossa, e non solo: tra annunci importanti, mezzi miracoli, esordi improvvisi e aggiornamenti che sembrano funzionare, la Formula Uno sta vivendo il periodo più esaltante della stagione.

Tra addii dolorosi e ritorni sensazionali

Un rientro molto particolare, ricco di decisioni importanti, annunci che aspettavano solo di essere resi pubblici e altri a sorpresa: questo è stato il rientro dalla pausa estiva della F1.

Iniziamo dal noto, si sapeva già, si vociferava, ma si aspettava ancora. Sì aspettava o, meglio, si sperava in un sedile migliore, una monoposto più competitiva, un motore per lottare per il podio, ma no, rimane la conferma di quella che già si vociferava essere la scelta dello spagnolo. Sicuramente una scelta difficile ma ragionata quella di Carlos Sainz che, dal 2025, stagione in cui cederà il suo sedile a Lewis Hamilton, correrà per la Williams Racing al fianco di Alex Albon e continuando a gareggiare con il numero 55. Un addio un po’ triste per tutti, per il madrileno in primis che, nelle 4 stagioni in tuta rossa, è riuscito a vincere la sua prima gara, a Silverstone, a ripetersi altre due volte e a stare in alto nella classifica piloti pur passando attraverso momenti molto difficili legati, però, più alle prestazioni delle monoposto e alle scelte strategiche che alla sua forma. Un addio senza rancore ma che fa certamente male perché «non c’è nulla che non abbia funzionato con la Ferrari. È semplicemente che c’è stato un 7 volte campione del mondo che ha deciso che l’ultima parte della sua carriera agonistica l’avrebbe trascorsa alla Ferrari e in questo senso sono stato un po’ un sacrificio». Un addio che sa, comunque, di un arrivederci visto che il 30enne ha deciso di non «chiudere la porta a una squadra come la Ferrari, considerando che mi restano ancora 5 o 10 anni di carriera». Ma intanto, una nuova avventura lo aspetta in Williams e chissà che non riesca a farle fare uno scatto di qualità.

E, da questo addio un po’ amaro passiamo, invece, ad un ritorno quasi storico: quello di un pilota italiano nella massima serie. Perché anche questo, è vero, si sapeva già, si vociferava, ma molte incognite aleggiavano ancora prima dell’annuncio ufficiale – arrivato nel weekend del GP d’Italia ‒ che conferma Andrea Kimi Antonelli pilota Mercedes dalla prossima stagione. E sì, la notizia è sensazionale perché un italiano mancava dalla massima serie da Giovinazzi, nel 2021, con la Sauber ma, nulla volendo togliere alla Sauber e al nostro Giovinazzi, il fatto di avere un ragazzino di appena 18 anni in uno dei team più forti della griglia a prendere il posto di un 7 volte campione del mondo, è sicuramente un grande motivo di vanto per i tifosi azzurri. E, se l’esordio nelle prime prove libere non è stato di certo quello sognato, sappiamo già che il nostro giovane talento, con la sua monoposto numero 12, non ci farà mancare l’occasione di sognare.

E a proposito di esordi, chiudiamo con quello – seppur momentaneo – completamente a sorpresa di Franco Colapinto che, dopo il licenziamento improvviso di Logan Sergeant, correrà per la Williams al fianco di Albon nelle ultime gare di questa stagione, prima di lasciare il sedile a Sainz jr.

 

Il predestinato vince, a casa nostra

Ma nella gara di esordio di Colapinto, tra l’altro chiusa in un’ottima dodicesima posizione, a un nulla dalla zona punti, c’è dell’altro da celebrare, dell’altro di colore rosso ma con una tuta gialla e nera per questo weekend perché sì, il nostro Charles Leclerc, il “predestinato” lo ha fatto di nuovo, dopo quella magica prima volta nel 2019, ha di nuovo trionfato a Monza, ha di nuovo emozionato la marea rossa con una magica, folle, inaspettata vittoria, a casa nostra. Ma c’è dell’altro: la vittoria di Charles, domenica pomeriggio, non è una vittoria e basta, è frutto di un percorso che sembrava essere giunto al capolinea dopo il trionfo a Monaco ma che era, forse, in realtà, solo la punta dell’iceberg di quello che avremmo dovuto vedere perché il nostro Charles, dalla ripresa, si è messo a fare magie. Il monegasco, fan di Harry Potter, sembra essersi messo a fare come il mago della saga in un periodo in cui si sta assistendo ad una nuova gerarchia delle forze in griglia, con una McLaren che lascia 20 secondi a Verstappen e un mondiale che sembra più aperto che mai. E, in questo momento più esaltante che mai con ben 4 forse in gioco – Red Bull, McLaren, Ferrari e Mercedes ‒ Charles ha deciso di giocare, e lo sta facendo alla grande.

«Podio? Servirebbe un miracolo», così era arrivato dopo la pausa il monegasco che, al termine delle disastrose qualifiche in cui aveva chiuso solo sesto, pensava che il podio fosse impossibile. Ma poi arriva la domenica con una macchina che perde 909 millesimi sul giro secco, su una pista sfavorevole come Zandvoort, senza carico aerodinamico e la velocità per finire sul podio in gara, ma Charles Leclerc non lo sa e, in mezzo alla folla Orange e davanti ad un velocissimo Piastri, la porta sul podio lo stesso. Ed ecco il primo miracolo.

Passiamo poi al secondo: GP di casa, qualifiche in cui fa il possibile e scatta quarto dalla griglia, due Mclaren che volano, due Mercedes velocissime tutte il weekend e una Red Bull, la numero 1, a cui prestare sempre attenzione. Poi la partenza con due posizioni guadagnate, ma ecco che arriva l’undercut di Norris, subito il box reagisce con un pitstop anticipato, si va su due soste, come tutti. Ma i piloti della rossa non ci stanno, Charles non ci sta, va fino in fondo, con una gomma più vecchia di almeno 20 giri rispetto agli altri, con due McLaren dietro che fanno un giro veloce dietro l’altro e gli ultimi 10 giri da cardiopalma. Ma nulla ormai lo può fermare, Charles c’è, c’è lui e c’è la folla rossa che lo spinge fino all’ultima variante, fino al traguardo e niente, lo ha fatto di nuovo, il “predestinato” vince, a casa nostra ed ecco di nuovo una magia, o forse un miracolo di quelli che solo Charles sa fare perché da oggi ne siamo ancora più sicuri, è lui il nostro predestinato.

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