Goggia e Fontana, le regine azzurre di Pechino 2022

Due argenti estremamente significativi per Sofia Goggia e Arianna Fontana alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022: se la prima era tornata in pista a tre settimane da un grave infortunio, la seconda diventa l’italiana più medagliata dei Giochi invernali, non senza polemiche.
Sofia Goggia alle Olimpiadi invernali di Pechino, foto Ap.

“Sofia comincerà da domani il percorso riabilitativo con l’obiettivo di essere al via della discesa femminile di Pechino 2022 in programma martedì 15 febbraio: chi la conosce sa che, smaltita questa amarezza, Sofia si rialzerà anche stavolta, e non solo per fare comparsa. Come sempre nella sua splendida carriera”. Avevamo scritto così sulle nostre pagine, lo scorso 24 gennaio, raccontando un’altra pericolosa caduta di quel portentoso spirito sportivo chiamato Sofia Goggia, proprio a ridosso di questi Giochi invernali: se siamo apparsi facili profeti è solo per la straordinaria capacità di recupero fisico e mentale con la quale questa meravigliosa atleta riesce a caratterizzare la sua impressionante carriera.

Sofia Goggia: già in piedi, già a podio!
Per un attimo tutta l’Italia ha addirittura sognato un podio azzurro e una storica rivincita per Sofia Goggia nella discesa libera del 15 febbraio. Per soli 16 centesimi, la sciatrice bergamasca non è salita sul gradino più alto di un podio che sembrava impossibile fino a pochi giorni fa, mentre è arrivato anche il bronzo di Nadia Delago. L’attesa per la partenza, rimandata a causa del vento, aveva aumentato l’ansia delle atlete della discesa ma, malgrado il vento in quota, la gara era partita, inaugurata da un errore di linea di Elena Curtoni, incollatasi poi alla Delago per un abbraccio emozionante a fine pista.

Da sinistra, Sofia Goggia e Nadia Delago alle Olimpiadi invernali di Pechino, foto Ap.

Goggia era partita subito bene scendendo incredibilmente come un missile. Peccato per 3 decimi persi nella parte finale, decisivi per la vittoria finale di Corinne Sutter, che pure vince solo per i pochi suddetti centesimi. Come stupirsi di quella leggibile amarezza sul volto di Sofia Goggia, che scuote la testa, come non avesse compiuto un’impresa già impensabile. “A 23 giorni dall’incidente di Cortina, avrei firmato per l’argento. Mi dispiace un po’ per l’oro, però è stato talmente un periodo tosto che oggi è stata la giornata più facile. Questa medaglia ha un valore incredibile” dichiara incorreggibile, inimitabile. Semplicemente Goggia.

Arianna Fontana, signora dello sport azzurro

Con l’argento nei 1500 metri dello short track dello scorso 14 febbraio, Arianna Fontana è diventata invece l’italiana più plurimedagliata della storia ai Giochi invernali con 11 medaglie. La pattinatrice valtellinese è stata eccezionale nella gestione di una finale complessa, alla fine della quale ottiene un argento, alle spalle della coreana Choi e davanti all’olandese Schulting, da festeggiare gloriosamente sul ghiaccio avvolta nel tricolore. In una finale che l’ha vista di fronte a due coreane, due olandesi, una belga e una cinese, l’azzurra scattava dalla seconda fila, quindi nei giri iniziali era l’ultima del trenino. Ma alla campana dell’ultimo giro era seconda, fino al traguardo. Per l’Italia è la quindicesima medaglia in terra cinese, migliorando di un metallo il medagliere di Albertville del 1992. 

Arianna Fontana alle Olimpiadi invernali di Pechino, foto Ap.

 

Le gravi accuse alla Federazione
Già dopo la medaglia d’oro nei 500 metri, Fontana aveva lanciato gravi accuse nei confronti della Federazione e in particolare di alcuni compagni di nazionale che, a suo dire, avrebbero addirittura cercato di danneggiarla, costringendola ad andare ad allenarsi all’estero.

Il presidente federale, Andrea Gios, nelle ore successive, aveva provato smorzare i toni parlando di regole federali cui attenersi tutti, ma le sue parole hanno probabilmente provocato invece nuova rabbia nella campionessa di Polaggia che, in merito alle Olimpiadi 2026 “di casa” A Milano-Cortina 2026, ha sentenziato dopo la gara: “Altri quattro anni così non li reggo. Me ne sono dovuta andare per poter essere qui e poter fare quello che ho fatto. Non sono stata sotto le loro regole e il loro sistema perché sapevo già che non poteva funzionare. Mettere già quel puntino non mette delle buone speranze. I maschi (gli azzurri imputati, ndr) li ho già perdonati, era solo uno che continuava ad attaccarmi sul ghiaccio. Tutti fanno errori, le cose io le ho perdonate da tempo, ma non dimentico”. Il presidente Gios ha annunciato che terrà una conferenza stampa in cui probabilmente risponderà nuovamente alle accuse. Ad ora, però, nel firmamento azzurro restano gli astri tracciati da un’atleta, Fontana, da nuovo record assoluto.

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons