Gli occhi di nonna Maddalena
Quando sai bene che quella è l’unica volta che vedi una persona, puoi scegliere. Diventare cinico e pensare a te, agli scarponi incollati nel fango e alla pioggia che ti cola giù per la schiena. Oppure la guardi negli occhi la vita, guardi negli occhi Avo Madabo’o, nonna Maddalena, e lasci che ti regali un sorriso per voi. L’ho fotografata in ginocchio, tanto è piccola e curva, ma è stata una scusa per genuflettermi davanti a Dio. Ho pensato a quanto sarebbe bello, un giorno, essere accolti così in Cielo. Da questo volto di Maddalena ancora in fedele attesa del suo Gesù, sulla soglia del sepolcro vuoto.
Madabo’o ha una figlia di 82 anni circa, come si possono contare qui nelle foreste. Rimasta vedova tre anni fa, vive da sola nella sua casa, una baracca di lamiere e bamboo, sul monte Rufaguia a circa 1500 metri di quota. Sapendo della nostra visita, le nipoti e le figlie ci hanno preceduti preparando caffè, riso e uova. Mi ha portato da lei Jake, 18 anni, diplomata alla scuola professionale salesiana e ora studentessa di Turismo all’università di Dili. Dall’Italia mi ero offerto come suo primo cliente, che sperimentasse su di me l’organizzazione della visita al suo villaggio natale, Fort Baguia, nel cuore dei monti di Timor. Avo Madabo’o è la bis (o tris) nonna di Jake.
Dopo pranzo si prosegue il cammino, un’altra ora nella nebbia su sentieri scivolosi, fino alla tomba del papà di Jake, mio coetaneo, che se ne è andato sette anni fa per malattia.
Certo, ho visto panorami incantevoli, nebbie misteriose, scimmie rubare il grano. E poi sorgenti e rocce dalle più strane forme e alberi dai frutti sconosciuti. Ho ascoltato uccelli nella foresta buia prima dell’alba e il fischio del vento come da noi non ho mai udito. Ma tutto questo è stato lungo il cammino, non è stata la meta. La meta erano le persone. La meta era Avo Madabo’o, papà Jon e lo zio e le cugine. Forse perché sono donne, forse perché sono qui, non ti fanno mai veder qualcosa ma qualcuno. Qualcuno lì dov’è, senza misteri, che sia una baracca od una tomba è sempre vita. E come nulla fosse ti domanda: «Me la fai una bella foto?». Eccola.
Da Fort Baguia, Timor est, 21 agosto 2019
(Altre informazioni sul blog La locanda della parola)