Gli Egiziani a Venezia

A Palazzo Ducale, una mostra testimonia gli ormai millenari legami tra la città veneta e l'Oriente
venezia egitto

Gli hanno rubato il corpo di san Marco ad Alessandria, i veneziani. Correva l’anno 828. Per di più, hanno raccontato le vicende del trafugamento “ladresco” sui mosaici della basilica e in decine di dipinti, tra cui famosi quelli del Tintoretto. Mercanti fino in fondo, anche delle reliquie. Il fatto è che Venezia e l’Egitto hanno una lunga storia in comune: di commercio, di cultura, di progetti. Basti pensare all’idea del Senato veneziano di tagliare l’istmo di Suez, prima che nel 1869 l’ingegnere trentino Luigi Negrelli potesse farlo sul serio (con tanto di festeggiamenti, come la “prima”mondiale dell’Aida di Verdi, composta appositamente).

 

Insomma, la vocazione internazionale di Venezia data da lungo tempo. E l’influenza egiziana, pure. Se si pensa all’origine egiziana appunto dello stesso simbolo dello Stato veneto, il Leone di san Marco, e dello stile arabo-egiziano del Palazzo Ducale, sede del governo, se ne può avere una prima idea.  Perciò la rassegna , ovviamente aperta in Palazzo Ducale fino al 22 gennaio 2012 (catalogo Skira) è un evento: spazia dalle monete antiche di valore inestimabile, ai dipinti medievali e rinascimentali, dai testi del Corano in arabo e in italiano, agli strumenti navali, ai codici.

 

Un universo multiforme a testimoniare l’incontro fra due grandi culture, che di fatto non è mai finito. Anzi, in preparazione alla designazione di Venezia come capitale europea della cultura nel 2019 la mostra dà un valido apporto. Si comprendono meglio molti dettagli dell’arte veneta, l’amore per le stoffe e i tappeti, i costumi esotici dei personaggi, ma anche tutta una cultura misterica cinquecentesca in cui sembra sia entrato un genio come Giorgione.

 

Il fatto è che Venezia con il Mediterraneo e i suoi paesi è sempre stata una cosa sola. Tanto è vero che nella storia essa risulta un unicum, non solo per la sua posizione, ma per la sua apertura alle suggestioni orientali di ogni tipo, da sempre lottando per la sua indipendenza di accoglienza contro tutto e tutti. Un’apertura che oggi si traduce in convegni, rapporti e rassegne come questa. Da non perdere, perché si innesta sopra una antica tradizione di accoglienza e di partecipazione che è uno degli aspetti più affascinanti della civiltà veneziana.

 

 

Venezia e l’Egitto. Palazzo Ducale, fino al 22 gennaio 2012. Per prenotare online, clicca qui

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